PRESENTAZIONI 2019 Le novità dal 2010
Ferrari “Roma"
( Novembre 2019 )
Nessuna casa italiana, nella sua storia, è stata così prolifica di novità in così poco tempo. Non stiamo parlando di piccole e simpatiche, oltre che economiche city da città o compatte o medie da famiglia, ma bensì da raffinate e bellissime oltre che potenti coupè il cui limite è solamente quello di essere un sogno realizzabile per pochissimi. Elegantemente classica fuori, filante e dal sapore della Dolce Vita degli anni del “boom economico” con le sue linee fluide, morbide e compatte, nonché filanti, ma allo tesso tempo tecnologicamente avanzata all’interno. Non desta stupore in quanto modello di Maranello e per i suoi contenuti, comunque sempre da fuori classe, ma anche per il nome. Nessuna cifra ad indicare una sua caratteristica tecnica, come il numero dei cilindri, la potenza, la cilindrata o le valvole, come da tradizione è sempre o quasi sempre, avvenuto. Già avvenuto con la piccola di casa, ovvero la “Portofino”, la nuovissima creatura è stata presentata nella città “eterna” che le ha prestato il nome, ovvero “Roma”. Così come l’antica capitale, ricca di storia da vantare ed esibire con charme dinanzi a chiunque, anche l’inedita coupè si rifà al suo dna da Gran Turismo. Non sarà la vettura di casa più veloce, più brutale, più potente, neppure la più costosa o la più abitabile, seppure sia una quasi quattro posti. Senza dubbio lei è una Ferrari atipica, la riconosci dalle altre per il suo sapore inconfondibilmente d’antan, ricordando, in chiave ovviamente moderna, tra le più classiche delle coupè, in primis la “250 GT Berlinetta Lusso” del 1962, oppure in parte, specie sul retro, la “456 GT” del 1992.
Anche questa opera è di Flavio Manzoni, che forse l’unica piccola critica che si può muovere, è una somiglianza sulla tre quarti posteriore, lunotto compreso e taglio del montante “C” con giro passa ruota sul retro treno con la coupettina del Giaguaro “F-Type”. Ma in effetti il sapore classico delle veloci due porte degli anni ’50 e ’60, già allora si ispiravano al mondo Inglese. Stile modernamente storico, ma ogni possibile tecnologia avanzata ne segna indiscutibilmente i tratti e la guidabilità. Belli e ben integrati in un contesto classicheggiante i fari anteriori e posteriori Full Led. Allo stesso tempo al portellone avvolgente ed elegante fa da contro altare l’alettone posteriore che fuoriesce dalla linea di carrozzeria in modo automatico ad alta velocità. Nell’abitacolo, nessun compromesso storico perché l’ergonomia si evoluta con la sicurezza e con le notevoli ed aumentate prestazioni. Due posti completamente singoli, separati da un ampio tunnel centrale con schermo a display centrale da 8,4 pollici. Ma è il grande schermo della strumentazione digitale da 16 pollici dinanzi al guidatore, sotto la corona del volante che permette di guidare in piena sicurezza avendo tutto sotto controllo. Così come un display dinanzi al passeggero informa il compagno di viaggio sulle performance della vettura. Tecnologia, ma anche rifiniture da vera Gran Turismo per un confort di primissimo livello. A spingere questa brillante 2+2 d’altri tempi è il modernissimo V8 sovralimentato, qui però addolcito, con circa una ottantina di cavalli in meno, anche se con la medesima generosa coppia di 760 Nm. Alte prestazioni ma con la comodità di una nuova trasmissione a doppia frizione con 8 rapporti, in grado di rendere i viaggi dolci, ma anche energeticamente redditizi. Una gentleman car capace comunque di toccare i 320 km/h e di scattare sullo 0-100 km/h in soli 3,4 secondi o di raggiungere da ferma il doppia della stessa velocità in soli 9,3 secondi. Una bellissima auto da guardare e da godere su strada in guanti bianchi. Il prezzo, quando sarà sul mercato circa fra sette/otto mesi, dovrebbe essere di poco sopra la 2+2 apribile “Portofino”.
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Maserati GranTurismo Zéda -
( Novembre 2019 )
La sportiva di alta classe e confort di primo livello del “Tridente”, non sembra per la purezza della linea, ma ha già superato i due lustri di vita sul mercato. Infatti la quattro posti coupè GranTurismo è sbarcata sul mercato nell’estate del 2007 con un moderno e poderoso 8 cilindri a V di 4.2 litri capace di 400 cavalli. Il tutto capace di spingere i quattro comodi occupanti sino ad una velocità massima pari a 285 km/h e di staccare uno 0-100km/h in soli 5,2 secondi. Nel suo lungo percorso si è sempre aggiornata ed evoluta, divenendo sempre più performante con una crescita di cilindrata del suo V8, toccando i 4.7 litri e potenze sino a 460 cavalli, migliorando le prestazioni già di per sé di primissimo livello, ma comunque superando i 300 km/h di velocità massima, ma anche le possibilità di scatto visti i soli 4,5 secondi sul medesimo riferimento 0-100km/h. la “GT” Maserati però ha raggiunto il suo termine da vettura nuova, divenendo quindi un gioiello da collezione che non avrà vincoli temporali, anzi, come il buon vino, invecchiando sarà sempre più ricercata. Ma come canto del cigno, eccola in questa ultima edizione da nuova chiamata “Zéda”, dove una speciale e stupefacente tonalità la distingue da ogni modello di serie. Dal blu lucente dell’anteriore si raggiunge il bianco candido della coda passando dal grigio verso la mezzeria, il tutto con una gradazione che pare farla muovere anche da ferma al solo passaggio dello sguardo sulla carrozzeria. Praticamente una Hot Wheels per grandi. Un unico esemplare celebrativo dove il passaggio di colore sulla linea è il testimone metaforico del passaggio da questa coupè veloce da lunghi viaggi in pieno confort al prossimo modello che vedrà la luce l’anno prossimo. Insieme alla bella chiusa venduta in tutto il Globo in circa 30 mila pezzi, si chiude anche la linea di produzione della ancor più esclusiva ed affascinante scoperta a quattro posti GranCabrio che ha trovato dall’inizio del 2010 quasi 12 mila clienti. Non male per vetture di prestigio e di nicchia dai prezzi nell’ordine dei 150 – 160.000 euro al netto di personalizzazioni. La “Zéda” ci saluta con questo simpatico nome che nello stretto modenese sta proprio a significare l’ultima lettera dell’alfabeto, che quindi appunto simboleggia il termine.
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Lancia Ypsilon "Monogram" -
( Novembre 2019 )
In questo primo scorcio di frizzante autunno, uno squarcio di luce tra le cupe nuvole arriva dalla nuovissima versione glamour della elegante Lancia cinque porte da città. Ad un prezzo accattivante di 11.300 euro attraverso il programma di finanziamento della casa è disponibile l’allestimento “Monogram”. La si distingue da tutte le altre vetture in commercio per merito della combinazione fluida del nero lucido con la tinta oro tra carrozzeria. Tra il lunotto posteriore, i cerchi delle ruote, gli specchietti retrovisori, le maniglie apri porta, la calandra, la presa d’aria inferiore a nido d’ape e la parte bassa del paraurti in coda che simula quasi un elegante estrattore, tutto in neo laccato, emerge ancor di più il brillante gold, come su un abito sartoriale. Bellissimo e scenografico l’effetto sfumatura del nero che va a perdersi nell’oro sul montante anteriore miscelando visivamente la parte bassa della vettura con quella alta. Ma è “Monogram”, in particolare per il ripetersi casuale e irripetibile della firma “Ypsilon” sui dettagli come sulla selleria ed i rivestimenti dell’abitacolo. Immancabile, come le auto di alto rango, l’autografo del nome del modello sui poggiatesta anteriori. Bellezza, fascino ma anche tanto contenuto vista la presenza in primo equipaggiamento di climatizzatore, radio Uconnect con impianto DAB degno di un’ammiraglia, il tutto con schermo touch da 5", volante in pelle, specchietti retrovisori esterni elettrici, sensori di parcheggio posteriori e fendinebbia.
Un auto per tutti senza alcuna limitazione, per questo è stato adottato un collaudatissimo 1.2 a benzina da 69 cavalli, ultima evolzione dello storico “Fire”, in grado di muovere agevolmente il corpo vettura della city Lancia, rispettando la natura e adatto anche alla guida dei neopatentati, visto il rapporto peso potenza inferiore ai 55 Kw per tonnellata rimanendo sotto alla fatidica soglia dei 70 Kw come potenza massima. Si può scegliere anche nella soluzione ancor più risparmiosa ed ecologica con dotazione di alimentazione doppia benzina e GPL senza perdere nulla in prestazioni. Immancabile il divertentissimo e economo bicilindrico sovralimentato di 900 cm3 da 70 cavalli in doppia alimentazione benzina e metano.
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Abarth 695 70° Anniversario -
( Novembre 2019 )
Settanta anni portati non bene, ma benissimo, ma da vera ragazzina, come lo spirito che emerge a chiunque poggi lo sguardo su di una vettura dello “Scorpione”. Il mese scorso il brand Abarth si è fatto il regalo in casa con un’edizione speciale delle piccola e classica tre porte “695”. E’ la “70° Anniversario”, il cui unico difetto è che potrà far felice solamente 1949 clienti, vista l’edizione limitata. Un quantitativo non casuale, visto che si rifà alla data di nascita della casa che inventò l’elaborazione delle vetture di serie. Estetica e tecnica combinati in una miscela esplosiva quando funzionalità si sposa alla meraviglia con il design. A partire dallo spettacolare Spoiler posteriore ad Assetto Variabile, un esempio di alta scuola ingegneristica. In modo automatico modifica la sua inclinazione in base al miglior coefficiente aerodinamico per un lungo e veloce rettilineo oppure un assetto frenato sul misto stretto. Nel più puro stile corsaiolo, lo spoiler può assumere sotto il comando diretto del pilota ben 12 posizioni con una variazione d’inclinazione di 60 gradi. Una vetrina spettacolare di performance, tecnica, design. Un puro oggetto da collezione, meraviglioso da osservare, ma ancor più elettrizzante da utilizzare tutti i giorni. La storia del brand la si legge nei dettagli così come nel complessivo, a partire dalla tinta di carrozzeria in “Verde Monza 1958”, così come correva la capostipite proprio nel ‘58 che realizzò 6 record internazionali. Questa spettacolare tinta fa risaltare i particolari in livrea “Grigio Campovolo”, al pari delle possenti pinze freno rosse della Brembo in alluminio a quattro pistoncini a frenare possenti dischi autoventilati da 305 mm davanti e 250 mm sul retrotreno, all’interno di grintosissimi cerchi in lega SS da 17 pollici.
Da pista ma non certo scomodi i raffinati ed esclusivi sedili “Sabelt Tricolore”. Degna di tanta estetica la potenza di 180 cavalli sprigionati dal generoso 1.4 litri sovralimentato, in grado soprattutto di elargire la bella coppia di 250 Nm a 3000 giri. La “695 70° Anniversario” può raggiungere una punta velocistica pari a 225 km/h, ma soprattutto di scattare da 0 a 100 km/h in soli 6,7 secondi. Prestazioni elevate che possono anche essere registrate e analizzate attraverso l’impianto Uconnect da 7 pollici, che funge oltre che da telefono, radio DAB e navigatore, anche da telemetria.
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Fiat Panda Trussardi -
( Settembre 2019 )
Una Panda così, nella sua pluri decennale storia, non si era mai vista. Una vera lussuosa auto pratica e funzionale, compatta da città dall’inimitabile pedigree chic italiano. Fiat presenta la Fiat panda “Trussardi”, sviluppata assieme alla rinomata casa di moda, firma di rango del made in Italy, riconosciuta in tutto il Mondo. Dal 1980 è cresciuta tantissimo, ma sempre rimanendo fedele al suo DNA di robusta praticità e affidabilità totale. Ad oggi sono state 7.500.000 di Panda vendute, dalle basic essenziali, sino alle inarrestabili 4x4, ma mai una vera lussuosa versione. E questa terza Panda, che riscuote successi continentali sin dal suo esordio nel 2011, per la qualità del design, dei materiali e dell’assemblaggio, è degna di fregiarsi di un brand così altisonante per stile ed charme. Due sono le motorizzazioni, entrambe a benzina e due le possibilità di trazione. Il collaudatissimo ed economico quattro cilindri 1.2 da 69cv ed il brillante, ecologico ed avanzato bicilindrico Twin Air 0.9 sovralimentato da 85 cavalli, questo ultimo abbinabile anche alla trazione 4x4 della storica e insuperabile Panda Cross. Non a caso si è preso lo stile della versione off road “Cross”, elevandolo allo stato dell’arte grazie al suo abito esclusivo esterno ed interno. Per la prima volta una tinta di carrozzeria opacizzata veste la muscolosa linea della city torinese ed è di colore marroncino chiaro “Caffè Italiano”. La tinta si può scegliere anche in versione metallizzata. Se questa tonalità non rientra nei gusti del cliente è possibile optare per un candido “Bianco Gelato”, un borghese “Grigio Maestro” oppure per un cattivo “Nero Cinema”.
Il logo della casa di moda, rappresentato da un cane Levriero, lo ritroviamo sui paraurti laterali sopra il brancardo, sui cerchi in lega, che sono specifici del modello da 15 pollici, ma soprattutto adombrato all’interno del terzo finestrino posteriore. Dettagli in nero lucido sprigionano ancor più carattere, come le piastre di protezione sotto i paraurti anteriore e posteriore, le barre sul tetto o gli specchietti retrovisori, per non tralasciare gli stessi cerchi in lega di cui sopra. Trussardi è ancor più evidente in abitacolo, dove sono molteplici i particolari del brand di abbigliamento come, i distinti tappetini, le stesse cinture di sicurezza, i tessuti dei pannelli portiera, per non parlare ovviamente dei sedili con la grafica del corpo centrale di seduta e schienale in marrone melange con la ripetizione del Levriero, contornato dai fianchetti in pelle tecnica nera che fanno risaltare le cuciture esse stesse marroni, come nel più raffinato degli abiti da sera di Trussardi. La plancia riprende la tonalità della carrozzeria esterna, come da tradizione dell’auto. Non solo ovviamente stile e glamour, ma ricchi equipaggiamenti sia in termini di sicurezza di marcia che di confort, infatti sono previsti di serie impianto Uconnect Mobile DAB con sostegno per smartphone, sistema bluetooth totale, climatizzatore e come optional, una primizia tra le piccole l’impianto di frenata autonoma (Autonomous City Brake) in grado di riconoscere ostacoli posti di fronte alla vettura e di frenare automaticamente quando il guidatore non interviene al di sotto dei 30 km/h.
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Fiat 500X Sport
( Settembre 2019 )
Da tempo, sin dalla sua presentazione, si vociferava di una versione grintosa della bella suv da famiglia compatta Fiat. Si ipotizzava anche di una versione firmata dallo “Scorpione” già cinque anni fa. Probabilmente è tardi per una griffata Abarth, ma questo allestimento mancava proprio e l’unico peccato che sia giunta solo ora. Quale posto migliore che non la sede del Centro Tecnico Federale di Coverciano per la presentazione della “500X Sport”, la versione più corsaiola mai ideata. Se la linea della cinque porte rialzata di Fiat è sempre stata il suo miglior biglietto da visita, assieme al suo confort e al suo stile elegante ed accogliente all’interno dell’abitacolo, ora diviene attraente anche per la sua capacità di catturare per la sua guida brillante, precisa e divertente. Non è solo questione di dettagli grintosi, che certo non mancano, ma di un affinamento tecnico mirato ad una guida performante e sicura, grazie ad un assetto specifico più vicino a terra, sospensioni più rigide e una mappatura dedicata della gestione elettronica, tra motore, cambio, sterzo oltre a dedicati pneumatici da 19 pollici. Il top lo si ottiene con il sovralimentato a benzina che a dispetto dei suoi soli 1.3 litri è capace di ben 150 cavalli e di una generosa coppia di ben 270 Nm disponibili sin dal basso. Non che la bella 500X sino ad oggi non fosse bella da guidare, ma senza dubbio non era il suo aspetto predominante.
Oggi l’allestimento “Sport” ci dice che un cliente che entra in una concessionaria Fiat per trovare nel suo suv compatto prima di tutto il piacere di guida, troverà esattamente l’oggetto del suo desiderio. Quasi 1 cm e mezzo più bassa, gomme larghe e dalla spalla aggressiva “225/40”, garantiscono un grip in curva ed in velocità più incisivo che sulle 500X tradizionali. Lo stesso sterzo ha un settaggio specifico che regala al guidatore una maggiore sensibilità di ciò che accade alla vettura a contatto sulla strada. Una tinta dedicata, ovvero il “Rosso Seduzione” riesce a far esaltare maggiormente quei dettagli estetici che enfatizzano l’aspetto sportivo della suv, come i dettagli grigio titanio quali le maniglie, gli inserti sul paraurti anteriore di disegno specifico, la modanatura frontale, le calotte degli specchi retrovisori e la maniglia del portellone con il logo "500", le minigonne sotto il brancardo laterale al pari degli archi passaruota non più in contrasto vettura in stile off road, ma in tinta carrozzeria, il posteriore con due bei terminali di scarico accoppiati cromati di generose dimensioni che emergono da un paraurti con dissimula un estrattore dell’aria, e la firma “SPORT” sui paraurti anteriori laterali. Oltre al rosso è possibile scegliere la livrea Bianco Gelato, Blu Italia e Grigio Moda, ancor più coinvolgenti se accoppiate al contrasto del tetto Nero Cinema, che per inciso è una delle possibili tinte di carrozzeria.
Grinta fuori, ma anche in abitacolo senza nulla perdere in comfort ed ergonomia. Come di consueto il nero è predominante, come si evince dalla copertura dei montanti, e dell’imperiale, la selleria in tessuto e morbida vinile, oltre che la plancia ed il tunnel centrale. Il tutto mette ancor più in risalto i dettagli rossi come le indicazioni sulla strumentazione digitale dinanzi al conducente o le cuciture sul copri strumentazione, al pari dei particolari come il pomello del cambio in alluminio o l’inserto centrale della plancia in grigio opacizzato titanio. Grintosa e riccamente equipaggiata, sia sotto il punto di vista del confort che di quello della sicurezza di marcia con tutti gli apparati ADAS più moderni come il il "Traffic sign recognition", lo "Speed advisor", il sistema di mantenimento automatico della corsia ("Lane Assist"), l’impianto Uconnect da 7 pollici, con navigatore satellitare, predisposizione Apple CarPlay e compatibilità Android Auto. Non mancano il climatizzatore automatico e il Cruise Control con limitatore di velocità, i sensori di parcheggio posteriore e il freno di stazionamento elettrico. I propulsori della SPORT, oltre al già menzionato 1.3 sovralimentato a benzina, vi è il più tranquillo, ma comunque brillante 1.0 da 120 cavalli che a differenza del primo è solo abbinato al cambio manuale a sei marce. Non mancano i diesel. Dal più piccolo, vivace e parsimonioso 1.3 Multijet da 95 cavalli, sino al bilanciato 1.6 Multijet da 120 cavalli, questo ultimo disponibile anche con il cambio automatico a doppia frizione DCT con possibilità di comandi al volante.
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Ferrari 812 GTS
( Settembre 2019 )
La “Superfast” si vuole prendere il sole. Nata appunto dalla corrispettiva coupè la Ferrari presenta la “812 GTS”, riprendendone il poderoso e prestigioso V12 di 6.5 litri, rendendola di fatto, la spider con più cavalleria sul mercato in una produzione di serie, grazie ai suoi 800 cavalli. Una lunga tradizione di scoperte a due posti, velocissime, potenti, ma soprattutto di una bellezza rara. Leggendaria fu la “365 GTS4” del 1968, conosciuta da tutti però come “Daytona Spider”. Vent’anni fa ecco una serie limitata di due posti a cielo aperto, la “550 Barchetta”, alla quale fece seguito cinque anni dopo un’altrettanto pezzo da collezione, ovvero la “575 America”. Una spider da corsa ma dall’abito da vera Gran Turismo, grazie al suo Hard Top che impiega solamente 14 secondi in apertura, anche con la vettura che viaggia sino ai 45 km/h. Il lungo cofano anteriore prende vita dalla coupè, mentre il posteriore si fonda sui due poggia testa e loro rollbar, chiudendo con due lunghe pinne posteriori che svaniscono sull’accenno di spoiler di coda. Non più utilizzata la presa d’aria sopra i parafanghi del retrotreno, così come specifico è il diffusore sotto la fanaleria, tra i quattro grandi terminali di scarico ed i cerchi in lega da 20 pollici. Tre sole le livree, “Diamond”, “Grigio Scuro” e “Liquid Silver”. Come sulla chiusa, elevatissime le prestazioni, nonostante un aggravio di 75 kg per via dei consueti rinforzi strutturali a bilanciamento dell’assenza del tetto originale. Bella da guardare, ma anche da guidare in tutte le stagioni, grazie all’adozione di bocchette d’aerazione sui fianchi che riducono flussi d’aria indesiderati oltre che disturbo acustico.
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Ferrari F8 Spider
( Settembre 2019 )
Niente Salone in casa germanica quest’anno, ma non manca in casa Ferrari la propria sorpresa, un regalo ai suoi estimatori sparsi in tutto il Mondo. Era attesa dopo la presentazione della F8 Tributo come logica evoluzione ancor più stuzzicante, ovvero quella “aperta”. Ecco, dunque, prendere vita la raffinata ed affascinante “F8 Spider”. Il tettuccio in metallo ad apertura e chiusura elettrica permette di trasformare in un amen, anche in movimento, per precisione sino a 45km/h, una bellissima, grintosa e filante coupè, in una seducente scoperta da guidare in pista velocemente, come tranquillamente sul lungo mare. L’aerodinamica è ovviamente modificata e affinata per le nuove esigenze. Esemplari, in tal senso sono le inedite appendici aerodinamiche nere, con inedite prese d’aria sulle fiancate.
Il posteriore chiaramente non riporta più un lunotto con sotto il poderoso 8 cilindri a V, ma un baule con le due pinne a supporto dei poggiatesta. La parte anteriore, al contrario, è ripresa in toto dalla “F8 Tributo”, così come le medesime scelte stilistiche e di equipaggiamento risiedono all’interno del caldo abitacolo. Non cambia una virgola neppure sull’unità motrice, forte dei suoi 720 cavalli e soprattutto dei 720 Nm di coppia massima, in grado perciò di regalare le altissime performance di scatto e velocità della sorella chiusa, con una punta di velocità massima pari a 340 km/h ed uno 0-100km/h coperto in soli 2,9 secondi. La differenza però risiede nel modo con il quale si raggiungono certe vette. Infatti una coupè chiusa è sempre e comunque strutturalmente più rigida e coesa di una scoperta, per quanto perfetta sia. Infatti la “F8 Spider” è studiata e concepita per regalare emozioni in pista, ma con un occhio leggermente rivolto alla sicurezza di marcia e alla comodità. Così telaio ed elettronica aiutano e tendono una mano maggiore verso un utilizzo anche quotidiano.
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Fiat 500 per l’anniversario si regala la “Dolcevita”
( Luglio 2019 )
Da ben dodici anni mamma Fiat festeggia il 4 luglio con orgoglio l’anniversario della mitica piccola “500”, rinata appunto nel 2007 con estremo successo in tutto il Mondo. Se negli anni Cinquanta divenne l’immagine dell’automobile di massa, in grado di regalare a tutti la libertà di muoversi in auto, in questo nuovo millennio si è trasformata in un puro piacere di design italiano in movimento sempre disponibile, comunque, al grande pubblico. Quale regalo migliore che non una specialissima versione della piccola e affascinante “500”. Il suo nome è tutto un programma, ovvero, “Dolcevita” e nel significato e nei modi riprende la raffinatezza e lo charme dei luoghi alla moda degli anni del boom economico. Elegantissima nella sua tinta “Bianco Gelato” spezzata a metà da una doppia linea di cintura rossa. Le cromature regalano quel tocco di nobiltà che non gusta mai, come le calotte degli specchietti retrovisori, il listello sulla calandra, la firma del modello sui paracolpi laterali e l’affascinante firma in corsivo dell’allestimento sul baule posteriore.
Ma se la chiusa è bellissima, ancor più azzeccata e speciale e il modello aperto “C”. La capottina è un omaggio agli sdrai delle spiagge degli anni Sessanta a linee orizzontali. Sulla lucentezza della aperta risalta maggiormente la sublime plancia in legno chiaro d’ispirazione nautica, che come sulla già apprezzata “Riva”, il naturale materiale è fissato su una struttura in carbonio. Un lavoro di alta scuola artigianale, un classico esempio di casa nostra. Legno fa rima con pelle, ed ecco in abitacolo capeggiare delle candide e sontuose poltrone in pelle “Frau” color avorio con tanto di firma del modello rossa che si abbina alla linea di profilo rossa delle sedute. La parte centrale è in materiale traspirante. Un gioiello da guardare, d’ammirare, ma soprattutto da guidare sia con il collaudato benzina 1.2 da 69 cavalli abbinabile anche con il comodo cambio robotizzato della casa, sia con lo stesso propulsore ma con doppia alimentazione benzina e gpl. Immancabile il brillante bicilindrico sovralimentato da 85 cavalli da 0.9 litri. Con questa si sono superate le trenta versioni speciali, che rendono la piccola di casa Fiat ancor più un oggetto di culto, quasi da collezione.
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Ferrari SF90 Stradale
( Giugno 2019 )
In pista la monoposto di Formula1 di questa stagione prende il nome di “SF90”. Ecco ora la sua versione, definiamola civile ed elegante da usare tutti i giorni, si fa per dire visto la potenza in gioco ed il valore intrinseco del mezzo. Ne prende il nome con l’aggiunta del suffisso “Stradale”, ma ne riprende anche buona parte della tecnica applicata. Bella, affascinante e aggressiva ma come sempre morbidamente tagliente e classica nella sua estetica, è una rivoluzione, un nuovo punto di partenza visto che è la capostipite delle nuovissime ibride plug-in di Maranello. Potenza esplosiva considerata la bella cifra tonta di 1000 cavalli che si traducono in prestazioni superlative ma anche attenzione ad un altissimo rendimento energetico. Infatti se lasciano di stucco i soli 2,5 secondi per raggiungere i 100 orari partendo da fermi oppure i 6,7 secondi i 200 orari, con una velocità massima degna di una vettura da competizione visti i 340 km/h. Il tutto grazie al plasmato V8 di 4 litri con doppia sovralimentazione capace di 780 cavalli posteriore e a ben tre motori elettrici uno sul retro e due sull’anteriore, che complessivamente aggiungono altri 220 cavalli. Straordinario che si possa anche veleggiare per 25 km senza il propulsore termico, quindi completamente in elettrico. Ringrazia la città e anche il fortunato proprietario che può dar sfoggio di un’attenzione particolare all’ambiente. Dunque abbiamo ben quattro motori, due per asse, che ne fa quindi, dopo la Gran Turismo quasi da famiglia, prima FF ed in seguito GTC4 Lusso, la seconda trazione integrale della casa, ma la prima da vera sportiva. Infatti, non bisogna considerare ovviamente questa “SF90” quasi elettrica con le quattro ruote motrici, alla stregua di una ecologissima Toyota ibrida.
Certo la scelta, visti gli stringenti parametri ambientali sulle emissioni, non lascia scampo neppure alle supercar, quindi gli aiuti per consumare meno e inquinare meno sono ben accetti anche quando una vettura è praticamente da gara. Rendimento del propulsore a benzina nettamente accresciuto oltre agli aiuti dei tre apparati elettrici sono comunque orientati a spostare l’asticella del DNA sportivo del brand ancora più in alto. Non è solo questione di pura potenza e freddi dati prestazionali, che di per sé parlano già chiaro. Maranello ha creato una due posti che fa del bilanciamento dei pesi, del puro sound in marcia, del coinvolgimento alla guida un altro esempio di ingegneria e cuore di cristallina tradizione emiliana. Lo stesso cambio a doppia frizione aggiunge una marcia alle sette già esistenti, con un alleggerimento del comparto frizione e addirittura un tempo di cambiata diminuito del 50% rispetto a quello, già fulmineo della “488 Pista”. Selezionando il settaggio di guida in “eDrive” si ha la possibilità, come dicevamo in precedenza, di muoversi attraverso alle due macchine elettriche anteriori, senza alcun supporto del propulsore termico. Limitazione della velocità massima a 135 km/h, oltre a capacità di accelerazioni ridotte, ma 25 km di autonomia assicurati ad impatto zero grazie alla batteria da quasi 8 kWh. Molto più affine calibrare il manettino del “Cavallino” sulla modalità “Qualify” che come preannuncia il suo nome, è un programma da piloti.
Tutta la potenza dei quattro motori, controlli elettronici su freni, sospensioni, sterzo, cambio, settaggi vari, sono indirizzati alla massima prestazione per uno scatto bruciante da far impallidire un caccia militare. Senza arrivare a questo limite da brivido si può scegliere il livello “Performance”, orientato alla guida molto veloce e appagante ma senza chiedere una capacità di guida fuori catalogo. Se invece si vuole girare divertendosi mantenendo un occhio all’ambiente, meglio spostarsi verso il programma “Hybrid”, dove in autonomia la gestione elettronica, in base alla richiesta del guidatore, decide in che misura far intervenire il V8 e/o i propulsori elettrici. Bella, affascinante come le migliori vetture sportive della storia della Ferrari, ma ancor più ricca di contenuti interni.
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Lancia Ypsilon Black and Noir
( Maggio 2019 )
Snob, aristocratica, chic, comoda e tanto facile da usare tutti i giorni con costi di gestione a prova di famiglia. Da sempre la piccola Lancia è stato il simbolo dell’eleganza in piccolo. Ora la cinque porte cittadina del brand si presenta in questa nuovissima edizione personale “Black and Noir”. In questi 34 anni di storia di “Ypsilon” ecco la 34° serie speciale. In tutto questo lungo lasso di tempo in Italia la city raffinata non cede il passo neppure alle più giovani concorrenti, infatti questi primi quattro mesi del 2019 sono stati il miglior quadrimestre commerciale di sempre. La “Black and Noir” si riconosce immediatamente per la tipica soluzione bi colore della casa. La calandra, oltre alle fiancate ed il portellone sono in “nero lucido” che seguono in contrasto il grintoso “neo opacizzato” del cofano motore e del tetto. Come sempre sul montante “B” c’è la firma dell’ “Elefantino” ed i dettagli in tinta d’orata nell’abitacolo esaltano la preziosità della cinque porte Lancia. Raffinati come un abito sartoriale gli interni con texture “Chevron” della selleria in tessuto tra il grigio ed il nero, con cuciture in Rose Gold, alla pari della firma Ypsilon sui poggiatesta anteriori. Oltre all’aspetto raffinato anche la dotazione è di primo livello che comprende oltre al equipaggiamento di base anche comandi al volante sistema bluetooth e ingresso USB, climatizzatore manuale e sensori di parcheggio. A spingerla il robustissimo e collaudato 1.2 da 69 cavalli sia a benzina che con doppia alimentazione benzina e gpl, oltre al modernissimo e brillante benzina bicilindrico sovralimentato di 0.9 litri da 70 cavalli.
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Alfa Romeo Giulia e Stelvio Sport-Tech
( Maggio 2019 )
Due auto di grande successo, commerciale ma anche di grandi consensi da parte della critica internazionale. La bella berlina del Portello come la sinuosa e affascinante suv sportiva da famiglia milanese sono riconosciute a livello mondiale sia per il loro stile italiano che per la loro impareggiabile guidabilità che coinvolge anche il più freddo e distaccato automobilista. Alla nutrita serie di propulsori e allestimenti tradizionali, ecco una nuova speciale edizione che è orientata alla tecnologia e alla grinta alla guida. Si chiamano “Sport Tech” le nuovissime Giulia e Stelvio di Alfa Romeo. La tre volumi si riconosce immediatamente per i cerchi in lega scuri da 18 pollici dal design tradizionale della casa a cinque tondi, oltre ai vetri oscurati posteriormente. Ma le tecnica è un punto chiave come si evince dalla presenza in primo equipaggiamento dell’impianto multimediale Alfa Connect da quasi 9 pollici, con integrazione con il proprio smartphone, oltre al sistema radio DAB, fari bi-xenon, sensori di parcheggio posteriori e cruise control. Quattro le tinte disponibile per questa speciale Giulia, ovvero il passionale Rosso Alfa, l’elegante Bianco Alfa, il grintoso Nero Vulcano ed il classico Grigio Stromboli. Sono due i motori abbinabili alla “Giulia Sport Tech”, entrambi i più parsimoniosi diesel e benzina, ma non per questo meno brillanti, tutt’altro.
Quello a gasolio è il vivace ed economo 2.2 Multijet da 160 cavalli gestiti dal cambio automatico AT8. Pur con una cavalleria non elevata, grazie ad una coppia corposa di ben 450 Nm a soli 1750 giri al minuto ed alla leggerezza del corpo vettura, le performance sono ottime con velocità di punta di 220 km/h e accelerazione sullo 0-100 km/h di poco sopra gli 8 secondi. Con consumi da compatta da città. La benzina forte dei suoi 200 cavalli, ma un attenzione particolare al rendimento riesce ad essere sportivissima nelle prestazioni, ma anche gestibile nell’uso quotidiano se utilizzata come auto di rappresentanza. Il prezzo ufficiale parte da 42.700€, che nel periodo iniziale di lancio scende a soli 35.900€ per la diesel. La Stelvio riprende quanto visto esteticamente e di dotazione tecnologica della cugina più bassa, aumentando ancora di più la ricchezza di equipaggiamento, con la presenza, appunto, della strumentazione con display multi colore a 7 pollici TFT la velocità di crociera auto adattiva, luci anteriori automatiche e adattive oltre allo specchietto retrovisore elettrocromico. Due motori a gasolio, di 2.2 Multijet da 160 e 190 cavalli ed il benzina quattro cilindri di 2 litro da 200 cavalli. Tutte e tre le soluzioni sono gestiti dallo sportivo e comodo cambio automatico della casa AT8 mentre per le due cavallerie più potenti è presente la trazione integrale Alfa Romeo Q4. Il prezzo di listino recita 48.200€ ma durante la fase di lancio per la 160 cavalli a trazione posteriore in promozione si parte da 41.000€.
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Fiat 500 ancora più top nella nuova gamma 2019
( Maggio 2019 )
La piccola modaiola italiana per antonomasia, ovvero la NUOVA “Nuova 500” anno 2007 riedizione della leggendaria del 1957, è instancabile e sempre attuale, grazie innanzitutto ad uno stile senza tempo, che corre sull’onda delle mode senza farsi travolgere da esse, ed una eleganza innata con spruzzata di simpatica allegria. Eccola ora nella nuova gamma “Model Year 2019”, ancora più giovane e fresca che mai. Non è un caso che anche se fedele a se stessa da quasi dodici anni, è ancora ai vertici continentali in termini di nuovi clienti. Come avvenne sin dall’esordio la versione d’ingresso è sempre la economica, ma non povera “Pop”, per poi crescere in due anime differenti, quello più lussuoso della “Lounge” e quello più dinamico della “Sport”. Le ultime due versioni hanno da sempre raccolto un grande successo, dato che la “500” è sempre stata scelta ricca e ben equipaggiata. Proprio per questo motivo sono state elevate le caratteristiche sia della “Lounge” che della “Sport”, facendo nascere una elegantissima “Star” e una grintosa “Rockstar”. Ancora in listino la serie speciale dedicata al “Centoventesimo anno” di nascita del brand torinese.
Per tutti gli allestimenti, sia già quelli storici che quelli nuovi, sono disponibili con il collaudatissimo benzina di 1.2 litri da 69 cavalli, anche in versione a doppi alimentazione benzina-gpl, oltre al brillante e parsimonioso Twin Air da 85 cavalli. Il quattro cilindri a benzina è possibile averlo anche con il comodissimo cambio robotizzato. Entrando nello specifico delle due inedite versioni di punta la “Star” è dedicata alla clientela più incline alla classe e raffinatezza, insomma una “Lounge” elevata all’ennesima potenza. Dotazione ricca con dettagli interni ed esterni in lucido metallo, tettuccio in cristallo fisso con tendina interna oscurante, fendinebbia, cerchi in lega da 16 pollici, abitacolo con selleria misto tessuto ed eco pelle con trattamento bicolore e firma “500”, plancia a contrasto che invece di seguire la tinta carrozzeria esterna segue la scelta della selleria, dunque o bordeaux opaca oppure bianco sabbia perlata. La “Rockstar” che prende spunta dai dettagli grintosi della “Sport”, abbina il tettuccio in cristallo fisso, cerchi in lega da 16 pollici specifici , particolari in cromo satinato che si esaltano anco di più nella nuova e specifica tinta di carrozzeria Verde Portofino.
Il corpo centrale dei sedili riprende l’elegante tessuto in gessato, con inserti in ecopelle. Specifico trattamento della plancia in due modalità verde scuro oppure in satin graffite. Molto distintivo il batticalcagno cromato che si presenta appena si apre la portiera. Entrambi i due top allestimenti adottano l’impianto multimediale della casa Uconnect e display centrale TFT da 7 pollici.
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Ferrari P80/C one-off
( Aprile 2019 )
Ideare, disegnare e concepire una Ferrari, qualcosa che da sempre lascia il segno. Figuriamoci farlo per una vettura di Maranello in edizione speciale unica o a tiratura limitatissima. Una leggenda delle leggende. L’ultima one-off prende il nome di Ferrari “P80/C”, degno di una vettura da gara, che in effetti è praticamente quello che è visto che non è omologata per l’uso stradale, ma esclusivamente per un utilizzo agonistico in circuito. Il tutto è nato dal sogno di un cliente che voleva qualcosa di unico e speciale. Preso nota di tutti gli aspetti da Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile di Maranello, la visione onirica si è trasformata in questa splendida vettura che oltre ad apparire immediatamente nata per correre, non perde in eleganza, nel puro rispetto della tradizione stilistica della casa. Le muse ispiratrici sono state la pistaiola “330 P3/P4” e la sinuosa “Dino 206 S” di metà anni Sessanta. L’idea di una macchina praticamente da competizione vestita in modo sportivamente classica ha fatto si che ci fosse un compresso tra design, prestazioni, assetto e guidabilità.
Ciò ha fatto propendere per la scelta della “488 GT3” nata per la pista, come base di partenza. Abitacolo raccolto con una coda lunga ed un muso compatto. Parzialmente sono state adottate le ottime soluzioni aerodinamiche della “GT3” originale, senza i compromessi dovuti dai regolamenti di gara. Ciò ha portato ad una efficienza generale incrementata di 5 punti percentuali che ha permesso di spremere il meglio dal V8 di 4 litri biturbo in grado di sprigionare la ragguardevole potenza di 550 cavalli, gestito da un cambio trasversale XTrack. Dato che questa “P80/C” non potrà essere utilizzata nel normale traffico, il cliente ha richiesto che le appendici aerodinamiche da pista, come la grande ala in carbonio, oppure le ruote da competizione monodado da 18 pollici, possano essere tolte per esaltare la purezza della linea come puro oggetto di design in mostra.
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Fiat 500X e 500L S-Design
( Febbraio 2019 )
S-Design è sinonimo in casa Fiat di sportività estetica. Dopo la famiglia Tipo e la 500L ecco rientrare la grinta sulla suv compatta media del brand torinese. Estetica e tecnica si sposano in un concentrato di modernità e piacere del sentirsi unici. Già di per sé la 500X è una auto dalle linee esterne e interne personali, ma nel nuovo allestimento S-Design diviene un oggetto ancor più speciale e distintivo. Praticamente la versione Cross, dallo spirito avventuroso acquisisce sprint. Lo scuro domina su tutto, dai vetri, ai dettagli off road, agli specchietti retrovisori, alle maniglie di apertura, alle barre sul tetto, agli specifici cerchi in lega da 17 pollici. Sul frontale spiccano i moderni e potenti fari full led. Dettagli sportivi e scuri anche in abitacolo, dalla plancia, alla selleria alle cornici strumenti, al tunnel centrale. La dotazione di serie è di primissimo livello come si evince dalla presenza di luci posteriori a LED, volante in Tecno-pelle, sedili con profili in ecopelle, quadro strumenti con TFT 3,5'' monocromatico e doppia presa USB, climatizzatore, Cruise Control, freno di stazionamento elettrico e il sedile posteriore sdoppiato 60/40, fendinebbia anteriori e il sistema Uconnect 7'' con predisposizione Apple CarPlay e compatibilità Android Auto, per finire con i sistemi di ausilio alla guida più avanzati e richiesti. L’intera gamma di propulsori, di cambi e trazione sono abbinabili alla versione S-Design, dal 1.6 aspirato a benzina da 110cv e il 1.0 a tre cilindri sovralimentato a benzina da 120 cavalli ai più potenti 150cv del 1.3 benzina e 2.0 Multijet, passando dal classici diesel 1.3 da 95cv e 1.6 da 120cv.
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Fiat Tipo MY 2019.
( Gennaio 2018 )
Una famiglia ancor più ampia e completa, per soddisfare ogni tipologia di cliente, dal più pratico, al più sportivo, al più razionale a quello più raffinato. La tipo si aggiorna per questo nuovo 2019 e la chicca è l’allestimento più grintoso denominato “Sport”. Tre formule di carrozzerie, l’abitabile e agile cinque porte, la classica elegante quattro porte e la richiestissima capiente Station Wagon, per quattro allestimenti “Street”, “Mirror”, “S-Design” e appunto l’inedito “Sport”. Una Tipo per ogni tipo come la sua antesignana. Dopo l’intera famiglia delle “500”, anche la Tipo diviene super connessa con la versione “Mirror”, dove attraverso l’impianto Uconnect del brand, qui da 7 pollici, si può rimanere collegati con il resto del mondo senza distogliersi minimamente dalla guida, a tutto beneficio della sicurezza e del comfort. L’allestimento “Street” è alla moda e giovanile, con gusto ma senza eccessi, per coloro che vogliono una macchina distintiva ma discreta, mai banale. A loro sono dedicati dettagli come gli inediti cerchi in lega da 16 pollici in tinta nera lucida, che si riflettono in altri particolari scuri come gli stessi cristalli posteriori, la calandra anteriore, le maniglie di apertura o gli specchietti retrovisori.
A tanta bruno fa da contrasto i lucenti proiettori anteriori a led. Se la “S-Design” già la conoscevamo e specifici elementi le conferivano un’area dinamica e sprintosa, la più interessante delle novità, quasi inaspettata per una vettura tutta casa, famiglia e lavoro è l’inedita versione “Sport”, dove l’estetica ha veramente giocato con la guanti e tuta da piloti. Praticamente una “S-Design” all’ennesima potenza. Estrattore posteriore, ampio alettone posteriore che si sposa alla perfezione con lo spoiler anteriore dove l’intero paraurti, come quello posteriore conferisce un’anima da Gran Turismo, al pari delle minigonne laterali e i diversi dettagli nero lucido, al pari dei cerchi in lega da 18 pollici con trattamento diamantato e dalla foggia ad elica. La tonalità scura domina anche nell’abitacolo, dal trattamento della plancia ai bei sedili avvolgenti in pelle e tessuto. Anche su questa particolare Tipo grintosa, è disponibile l’intera gamma propulsiva, quindi si parte dal benzina 1.4 16v da 95cv al pari potenza diesel 1.3 Multijet, sino ai più vivaci 120cv benzina 1.4 T-Jet e 1.6 diesel Multijet disponibile anche con il veloce e comodo cambio automatico DCT.
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Fiat 500X City Cross Mirror.
( Gennaio 2019 )
Mirror in ambito informatico è il trasferimento di dati da un supporto ad un altro, oppure la copia di dati stessi, infatti in lingua anglosassone significa specchio. Per Fiat vuol dire la massima connettività nelle proprie auto. Non poteva mancare all’appello tale versione tra le belle suv compatte 500X in edizione Model Year 2019. Non solo però fruibilità totale grazie all’impianto Uconnect da 7 pollici, con schermo tattile e interazione completa con il proprio smartphone , ma anche tantissimo stile grazie all’abbinamento con il look più grintoso ed avventuroso, ovvero “Cross”. Mirror si sposa infatti con “City Cross”, perfetta con la sua tinta opacizzata oppure metallizzata in tipico e giovanile color Blue Jeans che evidenzia ancor di più le protezioni da fuoristrada e le barre sul tetto in tinta ghiaccio, oltre alle calotte degli specchietti retrovisori esterni, modanature e le maniglie di apertura di bagagliaio e portiere satinate. Vi è anche la possibilità di sceglierla in altre quattro tinte come il classico ed elegante Blu Italia, un candido Bianco Gelato, un tipico Grigio Moda, oltre ad un cattivo Nero Cimena. Stilosi ma anche determinanti per la sicurezza di marcia i fanali anteriori con impianto Full LED, tanto belli quanto potenti ed intelligenti nell’illuminare la propria strada, con gli stessi fanali posteriori, al pari dell’intera gamma 2019, con tecnologia a LED.
Raffinati i cerchi in lega da 17 pollici diamantati che conferiscono un tocco di grinta e dinamicità. Esclusivi gli interni con cuciture dei sedili in contrasto. Per quanto concerne la propulsione non c’è che l’imbarazzo della scelta. Si parte dal classico e robusto aspirato 1.6 pluri valvole benzina di 1.6 litri da 110cv, per giungere ai nuovissimi gioielli a benzina di 1 e 1.3 litri sovralimentati da 120 e 150 cavalli con rispettivamente coppie corpose da diesel con 190 Nm per il tre cilindri e ben 270 Nm per il quattro cilindri. Quest’ultimo con cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti. Immancabili i tanto e troppo criticati diesel. Onnipresente il parsimonioso e affidabile 1.3 Multijet da 95cv, l’equilibrato 1.6 Multijet da 120cv ed il grintoso 2.0 Multijet da 150cv dotato di cambio automatico a 9 rapporti e trazione sulle quattro ruote.
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Fiat 500L City Cross Mirror.
( Gennaio 2019 )
Da questo mese di gennaio anche la più pratica e funzionale delle 500 sposa lo stile avventuroso e alla moda della “Cross” con la oramai irrinunciabile tecnologia di connessione dei propri smartphone delle “Mirror”. Ecco dunque prendere vita la più riuscita delle “500L” ovvero la “City Cross Mirror”. Aggressiva fuori e comodissima dentro è l’auto perfetta per una giovane famiglia utilizzabile in ogni momento e da chiunque. Stilosa per non passare mai inosservati ma senza ostentare nulla perché essere razionali con gusto è un vanto specie con una cinque porte di soli 424 cm dove trovano posto in pieno agio cinque persone e i propri telefonini. Guidare con piacere ed in piena sicurezza rimanendo connessi con il mondo senza distrarsi dalla guida conferisce un benessere assoluto, specie se a spingere questa compatta monovolume vi sono tre propulsori gradevoli, brillanti e parsimoniosi. Il benzina 1.4 plurivalvole di 95cv è silenzioso ed equilibrato, perfetto per un uso cittadino è ha un prezzo di attacco invitante come recita il listino di soli 19.150€. il diesel più piccolo è il vivace, robustissimo e parsimonioso 1.3 Multijet di pari potenza che a 21.900€ regala lunghi viaggi di ogni tipo a costi bassissimi. Per chi vuole qualcosa in più sotto il piede dell’acceleratore immancabile il morbido e confortevole 1.6 Multijet sempre a gasolio da 120cv a 1500€ in più rispetto al piccolo 1.3 litri.
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