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( giugno 2022 ) La sinergia con il Gruppo francese PSA, che ha dato i natali al colosso Stellantis, inizia a dare i suoi frutti concreti. Il Doblò, minivan da lavoro e famiglia che Fiat fece esordire oramai due generazioni fa ad inizio millennio, quindi almeno più di vent’anni addietro da qualche mese era oramai uscito dai listini. Giusto il tempo per dare spazio al nuovissimo che è il cugino strettissimo di quelli già in commercio oltre le Alpi. Già conosciuti come Citroen Berlingo, Peugeot Rifter, Opel Combo, ma anche Toyota Proace, ora sulla calandra si fregia anche del marchio italiano più consono alla praticità e alla versatilità. La medesima operazione fatta pochi mesi fa con il più grande Ulysse-Scudo. E allo stesso modo, oltre alle versioni tradizionali spinte da un propulsore endotermico, anche sul Doblò viene immessa sul mercato anche l’edizione completamente elettrica identificata dal prefisso “E”, divenendo così il terzo veicolo del brand torinese a inquinamento zero, dopo le “500” e, appunto, il monovolume/van medio Scudo. Nel solco della tradizione del modello, famiglie e professionisti del carico ritroveranno la praticità e soprattutto la grande volumetria interna che da sempre contraddistinguono il Doblò, mantenendosi sempre all’interno d’ingombri contenuti per trarsi d’impaccio anche nelle più strette vie del centro. Ovviamente, rispetto ai suoi predecessori, la modernità del progetto balza subito all’occhio sotto tutti i punti di vista. A parte il discorso motoristico, qui c’è il ritrovato migliore in termini di sicurezza e infotelematica.
Due passi, quindi due lunghezze e capacità di carico, come nelle due serie precedenti. La “Maxi”, diviene quindi il compatto medio che può rispondere anche alle esigenze di un mezzo più grande, mantenendo consumi sempre ragionevoli. Silenziosità e filtraggio delle sospensioni sono di categoria superiori, per venire ad incontro anche tutti coloro che trascorrono molte ore al volante. Grazie al Magic Cargo, non solo si aumenta la volumetria di 500 litri, ma anche la possibilità di giungere sino quasi ai 3 metri e mezzo di lunghezza per colli stretti e lunghi. Diverse le soluzioni, tra vani e tavolini. In esclusiva per la E-Doblò, vi è la funzione Magic Plug, che permette di usare l’energia della batteria non per la trazione del veicolo, ma per l’utilizzo di accessori come utensili e anche il frigo. Nonostante la presenza della batteria, anche sulla versione elettrica, la portata utile di carico può raggiungere gli 800 kg, oltre alla possibilità di caricare due euro pallet. Si aggiungono altri due quintali di portata con i propulsori tradizionali. La versione di accesso è spinta dal benzina da 1.2 litri capace di 110 cavalli. Immancabili per i macinatori di chilometri i diesel. Il 1.5 a gasolio è disponibile solo con cambio manuale in versione di accesso da 100 cavalli, mentre il più potente 130 cavalli è possibile anche accoppiarlo ad un automatico da 8 rapporti.
Interessantissimo per l’uso famigliare e turistico l’opzione del Magic Top che ti regala un tetto in cristallo fisso che ti avvicina alla natura in ogni spostamento che si affronta, quasi come se si guidasse una cabriolet. La versione di lancio E-Doblò, è in tinta “Blu Mediterraneo”, la cui dotazione di serie è veramente completa e contiene: barre sul tetto, Magic Window, cerchi in lega da 16” neri, specchietti ripiegabili elettricamente, alzacristalli posteriori elettrici ed oscurati, volante soft touch, quadro strumenti digitale 10” e Magic Top. Seguirà per l’imminente estate il resto della gamma. L’elettrica, con una potenza da 100 kW, con coppia di 260 Nm, ed una batteria da 50kWh può raggiungere un’autonomia di 280 km nel ciclo di omologazione. Punta massima di velocità pari a 130 km/h. in mezz’ora si può caricare dell’80%. Il conducente ha tre programmi di guida dal più attento al risparmio, a quello più indirizzato alle prestazioni pure, quindi “Eco”, “Normal” e “Power”. Sempre tutto ben vigilato da ben 17 sistemi di sicurezza alla guida.
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