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Ultima modifica: Mercoledì 7 marzo 2018

 

Speciale Salone di Ginevra 08-18 marzo 2018


ABARTH 124 GT 


 

Da una costola dei Rally prende vita la versione chiusa dell’affascinante top car della casa dello “Scorpione”. Dalla Spider ecco la “124 GT” che con un elegante e armonioso soft top rende ancora più versatile una vettura di pura passione, che vuole essere solo messa in moto per regalare piacere di guida sia nelle passeggiate tranquille sia, magari in qualche escursione veloce in circuito. Ancor più comfort in termini sia acustici che climatici e tranquillità d’uso sui 365 giorni, anche nelle giornate invernali più fredde e glaciali. Un tetto amovibile di grande valore non solo estetico, ma anche tecnico vista la sua grande leggerezza per merito della fibra di carbonio di cui è fatto nella sua totalità, a parte il vetro di cristallo. Un tettuccio amovibile che con i suoi soli 16 kg permette un facile distacco. Allo scopo di alleggerire ulteriormente il corpo vettura, che rispetto alla roadster, gioco forza si presenta con più chili rispetto alla capottina in tela, diversi sono i dettagli mirati allo scopo, come i cerchi in lega specifici da 17 pollici OZ che fanno risparmiare 3 kg. Cattiveria brunita dei cerchi ripresa anche dalle calotte degli specchietti retrovisori, dallo spoiler anteriore ed in optional il cofano motore in black opacizzato. Un dettaglio questo ultimo che riprende la scelta della originaria Abarth 124 Rally con la funzione di ridurre i riflessi solari in gara. Sospensioni, ripartizione dei pesi, telaistica, lo scarico Record e motore sono i medesimi della scoperta a due posti. 170 cavalli gestiti o da un cambio manuale a 6 rapporti oppure da un automatico sequenziale veloce. La GT guadagna quasi 10km/h in velocità massima per l’affinata aerodinamica.

 

 

 Abarth 124 GT

 

Abarth 124 GT

 


 

 

 Abarth 124 GT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA Stelvio "Nurburgring Edition" 


 

Solo 108 esemplari speciali di una vettura che è gia divenuta un’icona. Se il massimo non è sufficiente, e le Alfa Romeo con il “Quadrifoglio” sono il top, le Nurburgring sono il manifesto tecnologico della casa milanese a certificare il record raggiunto sullo storico tracciato tedesco che ha reso a tutti gli effetti la Stelvio la suv più veloce su un circuito con il tempo di 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi. La firma “NRING”, non cela sotto il cofano solamente il poderoso 2.9 V6 con doppia sovralimentazione da 510 cavalli, ma tutta la storia agonistica del “Biscione” sul circuito in terra di Germania come nel resto del Mondo. A lei è dedicata la colorazione “Grigio Circuito” e non poteva essere altrimenti, ma rispetto alla “normale” si fa per dire ovviamente, “Quadrifoglio”, qui sono compresi quegli optional funzionali e non che hanno permesso il record, come i freni carbo-ceramici, i sedili sportivi Sparco con cuciture rosse e guscio in carbonio, il pomello del cambio automatico con inserto in carbonio, il volante in pelle e alcantara anche questo con inserti in carbonio. Lo scudetto anteriore e le calotte degli specchi retrovisori sono in fibra di carbonio, così come gli inserti sulle minigonne.

 

 

Alfa Stelvio Nurburgring

 

Alfa Stelvio Nurburgring Edizione

 


 

Alfa Stelvio Nurburgring

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA Stelvio "Pack Performance" 


 

 

Una Stelvio cattiva da usare tutti i giorni con la propria famiglia. Un pacchetto sportivo che rende una Stelvio qualcosa di diverso, di ancor più coinvolgente nella guida impegnata come in quella di contemplazione. Grazie alla presenza delle sospensioni attive della casa, il differenziale posteriore autobloccante meccanico ed il comando delle cambiate attraverso le palette in alluminio pieno si può sfruttare al massimo il proprio suv in piena sicurezza con la giusta motricità e controllo in ogni curva in qualsiasi condizione climatica. Perfetto guidare una vettura elegante, comoda, versatile e grintosa in ogni chilometro affrontato. Perchè non è solo questione di cavalli, ma di come vengono gestiti e trasmessi alle ruote.

 

 

Alfa Stelvio

 

Alfa Stelvio

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA Giulia "Nurburgring Edition" 


 

   

Come la Stelvio anche la Giulia speciale da record ha un solo limite,ovvero quello che solamente 108 potranno essere i fortunati proprietari, anzi i privilegiati collezionisti, perché è certo che ancor più della suv, la berlina sarà un prezioso valore che con il tempo diverrà ricercatissimo. La targhetta con la numerazione della vettura presente sulla plancia in fibra di carbonio ricorda con la sua dicitura “NRING” quanto è unica questa Giulia. Le ultime vetture che non fossero Ferrari, che affascinavano con la loro unicità tecnica e qualitativa anche le rivali più agguerrite e facevano girare la testa a chiunque, furono a memoria, le “Lancia Thema 8.32” guarda caso anche lei spinta da un cuore di origine Maranellese e la pluri vittoriosa “Lancia Delta Integrale”. La Giulia “NRING” vola ancora più in alto e non solo grazie agli oltre 500 cavalli del 6 cilindri, ma al significato intrinseco del suo colore “Grigio Circuito”, che fa risplendere la storia di tante berlinette da famiglia che hanno vinto in mezzo mondo. Il massimo del Biscione si cela in queste splendide, sinuose e cattive linee, dove si va oltre ai 307 km/h di velocità massima e scatti brucianti da vettura da competizione.

 

 

Alfa Giulia Nurburgring

 

Alfa Giulia Nurburgring

 


 

 

Alfa Giulia Nurburgring

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA Giulia "Veloce Ti" 


 

 

Se una vettura è tremendamente “Veloce”, ma non abbastanza, allora diventa “Ti”. Come trasformare la versione umana della Giulia più grintosa, in qualcosa di ancora più gustoso e pepato. Abbinare entrambe due firme storiche del brand milanese sulla stessa vettura crea una miscela esplosiva di voglia di aggredire ogni curva, certi che le ruote faranno esattamente quello che un secondo prima immaginavamo facessero. La nuovissima “Giulia Veloce Ti” nasce sull’ammiraglia della famiglia, ovvero la “2.0i Turbo 280cv Q4 Veloce” a benzina con cambio automatico AT8 con trazione integrale permanente. Diventando anche una “Turismo internazionale” assomiglia ancor di più alla già mitica “Quadrifoglio”, tanto sono elevate le qualità di guida. Ma direttamente dal “mostro” prende in prestito diversi dettagli, come il tettuccio in contrasto in colore nero lucido ed i diversi elementi in carbonio più o meno funzionali come gli inserti in plancia, il battitacco, la calandra a “V” del grintoso muso, le calotte degli specchietti retrovisori, le minigonne laterali e lo spoiler sopra il baule posteriore. Dai cattivi cerchi in lega bruniti a 5 fori, il classico più corsaiolo della casa da sempre, emergono le grosse pinze rosse firmate Alfa Romeo. Una cattiva che sa essere anche buona nei viaggi in compagnia, perché non si vuole sempre cercare il giro veloce, quindi la dotazione è completissima visto che prevede oltre alle classiche voci pure il sistema info intrattenimento AlfaTM Connect 3D NAV con schermo da 8,8 pollici, Apple CarPlayTM e Android AutoTM e DAB, l'adaptive cruise control i cristalli privacy ed il pacchetto audio premium Harman Kardon. Prezzo e vendita non sono stati ancora comunicati, ma presumibilmente sarà disponibile in concessionaria in questa primavera ad un prezzo tra i 2 o 3.000 euro sopra l’analoga “Veloce”, rimanendo abbondantemente sotto i 60.000 euro.

 

 

Alfa Giulia Veloce Ti

 

Alfa Giulia Veloce Ti

 

 


 

 

Alfa Giulia Veloce Ti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA 4C Coupé "Competizione" 


 

 

La piccola, ma solo di dimensioni, e bellissima coupé del Biscione dalla sua comparsa è divenuta il simbolo del cuore della casa. Fascino, pura bellezza, vetrina tecnologica, prestazioni elevatissime e coinvolgimento totale alla guida. Grazie al peso ridotto, appena 4k per cavallo, per un totale di “soli” 240 cavalli sprigionati dal quattro cilindri sovralimentato a benzina di 1.742 cc le prestazioni a livello numerico sono a dir poco esaltanti vista una velocità massima prossima ai 260 orari ed uno scatto sullo 0-100 km/h in soli 4,5 secondi. Ma sono soprattutto i dati di tenuta di strada a lasciare di stucco, visto che si hanno le stesse qualità di guida ed emozioni delle super car che costano, a dire il vero anche tre o quattro volte tanto. La “Competizione” con il suo colore “Grigio Vesuvio Opaco” con la possibilità di abbinarle una doppia fascia longitudinale nera dal cofano al bauletto. Diversi gli elementi in carbonio scuro ne garantiscono un sicuro impatto cattivo, come lo spoiler posteriore, le prese d’aria laterali, la cornice dei fari, gli specchietti retrovisori, la cornice del doppio terminale di scrico centrale. Bruniti sono anche altri dettagli come il paraurti con prese d’aria non più a contrasto, i cerchi in lega da 18 pollici con i sportivi 5 fori, che diventano 19 pollici al retrotreno. Stesso trattamento, quasi da gara, viene riprese nell’abitacolo, dove domina il colore scuro facendo emergere le cuciture rosse su sedili e volante, richiamando in tal modo le pinze rosse Alfa Romeo dei freni. Un oggetto da collezione visto che saranno solamente 108 le 4C così speciali identificate dalla targhetta numerata sul tunnel centrale e dalla firma in alluminio “Competizione” in plancia.

 

 

Alfa 4C Competizione

 

Alfa 4C Competizione

 


 

 

Alfa 4C Competizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALFA 4C Spider "Italia"


 

 

Se la “Competizione” della versione chiusa è qualcosa di veramente speciale, la versione roadster nell’inedita serie limitata “Italia” è qualcosa da palati fini, da veri intenditori. Una vettura che potrebbe gareggiare in pista, ma che ti invoglia di portarla a spasso senza fretta, gustandola ad ogni incrocio, comodamente avvolti dai bei sedili in pelle, certi di non passare inosservati, visto anche il sound da sala di concerto emesso agli scarichi. La tinta “Blu Misano” nato per queste sole 108 “Italia” fa emergere alla vista le cuciture gialle presenti nel caldo abitacolo, sia sui sedili, che in plancia, sulle portiere e volante. Tinta solare come le grosse pinze freno. Si sa che una scoperta è d’indole più rumorosa, quindi in primo equipaggiamento non poteva mancare un impianto audio di altissimo livello, come quello presente dell’Alpine con subwoofer. Sornionamente elegante, che sarebbe stata il massimo con gli interni invece che scuri magari con un bel “bianco ghiaccio”.

 

 

Alfa 4C Italia

 

Alfa 4C Italia


 

Alfa 4C Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

FERRARI 488 "Pista"   


 

 

Oramai è divenuta una tradizione del Cavallino, rendere una vettura da pista una “normale” auto con omologazione stradale. Al Salone di Ginevra, debutta la più potente otto cilindri della casa, forte dei suoi 720 cavalli che le permettono di avere anche la più alta potenza specifica del segmento delle super sportive stradali con ben 185 cavalli ogni 1.000 c.c. Stiamo parlando della evoluzione più corsaiola della “piccola” “488 GTB”, che prende il nome di “488 Pista”. Lo scopo dello sport automobilistico è sempre stato sin dagli albori quello di sperimentazione per travasare successivamente le innovazioni nelle auto di tutti i giorni. A grande livello è quello che la Ferrari ha sempre fatto e la “488 Pista” è praticamente la versione civilizzata della coupé che gareggia presso i circuiti di mezzo mondo nel monomarca del brand e nel “WEC” che è la “488 Challenge”. Le prestazioni, ovviamente, sono notevolissime come si evince da una punta velocistica pari a 340 km/h e sorprendenti scatti brucianti come i soli 2,85 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h partendo da fermi od ancora i più sbalorditivi 7,6 secondi per toccare nelle medesime condizioni i 200 orari. Siamo al quarto atto, visto che prende il testimone della “458 Speciale”, che sostituì la “430 Scuderia” che prese il posto della “360 Challenge”. Non stiamo parlando solo di potenza elevata, ma di bilanciamenti, assetti, trasmissione, aerodinamica e soprattutto di materiali ultra leggeri che permettono alla “488 Pista” di stare sotto i 13 quintali a vuoto. Rispetto alla sua antesignana si sono guadagnati ben 50 cavalli di potenza dal V8 con doppia sovralimentazione di 3.9 litri e allo stesso tempo persi qualcosa come 90 kg. Non a caso sia i cerchi da 20 pollici, come su spoiler e paraurti e cofano la fa da padrona la fibra di carbonio. Lo stesso motore, direttamente derivato da quello delle competizioni nascondo tanta leggerezza come le bielle al titanio o lo stesso impianto di aspirazione come sopra. Come è nel DNA di Maranello, ogni auto del cavallino senza dubbio deve rubare l’occhio con le sue linee elegantemente aggressive, ma non vi anche nella “488 Pista” neppure una curva, un taglio, un’apertura che non abbia in sé una specifica funzione aerodinamica. Guidare la “Pista” e la “GTB”, è come avere due vetture completamente diverse. Una volta che si scende dalla “Pista” e si sale sulla seconda pare di avere tra le mani una comune vettura da famiglia pronta per andare a fare la spesa o andare a prendere il figlio a scuola tanto è più facile e comoda da portare in giro. Non a caso dettagli importantissimi come il frontale con sistema “S-Duct”, il fondo vettura carenato e rimodellato in funzione dell’inedito diffusore in coda la portano a godersi le curve veloci come quelle strette come se si fosse al volante di una monoposto di Formula1. Tanta garra tra i cordoli è comunque sotto controllo dagli evoluti sistemi elettronici come il nuovissimo “Ferrari Dynamic Enhancer” che agisce direttamente sull’impianto frenante per aumentare l’efficienza di percorrenza di una curva.

 

 

Ferrari 488 Pista

 

Ferrari 488 Pista


 

Ferrari 488 Pista

 


 

Ferrari 488 Pista

 


 

Ferrari 488 Pista

 

 

 

 

 

 

 

FIAT 124 Spider "S-Design"  


 

 

La linea più dinamica e giovanile del brand torinese si cala ora nella vettura più sportiva della casa, ovvero la due posti scoperta di antico lignaggio, ovvero quella 124 Spider dalle linee senza tempo, dalle performance a dir poco brillanti e dalle qualità di guida impagabili. Partendo dalla versione più elegante e accessoriata, la “Lusso”, la S-Design se ne differenzia per i dettagli al peperoncino come i cerchi in lega da 17 pollici esclusivi bruniti. Tinta scura che viene ripresa per la cornice portante del parabrezza, il roll-bar e le calotte degli specchietti retrovisori. Grintosa la fascia rossa sopra il brancardo che oltre ad abbassare ancora di più la vettura visivamente, permette alla scoperta borghese di casa Fiat di giocare a fare la brutale cugina Abarth. Tecnicamente nulla di nuovo, a partire dal propulsore quattro cilindri di 1,4 litri sovralimentato con sistema MultiAir capace con i suoi 140 cavalli e 240 Nm di coppia di spingerla sino ai 214 orari con scatto da fermo sino ai 100 km/h in soli 7,5 secondi. Dati quasi analoghi per la versione con cambio automatico. Così come le sospensioni, lo sterzo elettrico, il telaio leggero e irrigidito sono concepiti per la guida veloce, sicura e piacevole dove l’unica controindicazione è la fine del viaggio.

 

 

Fiat 124 Spider S-Design

 

Fiat 124 Spider S-Design


 

Fiat 124 Spider S-Design

 

 

 

 

 

 

 

 

FIAT 500 "Collezione"


 

 

Leggero restyling ma lei la 500 del 2007 è da ben undici anni una delle auto più alla moda oltre che ricca di contenuti presente sul mercato continentale e non solo. Nata originariamente nel 1957 proprio l’anno scorso ha spento le sue prime sessanta candeline. A questo Salone elvetico rende tributo alla sua gloriosa storia con questa edizione speciale dal gusto altamente classico che come la identifica già il suo nome non mancherà negli anni a venire di diventare un vero pezzo da “Collezione”. Così infatti si chiama la nuova versione della celeberrima cittadina italiana. Lo stile e gli effetti cromatici freschi e primaverili fanno la differenza tanto sulla berlinetta tre porte che nella versione aperta, ma è senza dubbio nella “C” cabrio che esprime tutta la sua essenza di storicità riprendendo l’originaria del boom economico che nasceva direttamente con tettuccio in tela visto che era un bel risparmio sulla lamiera. La 500 Collezione si presenta come un prezioso scrigno dei ricordi da sfoggiare in ogni occasione e quotidianamente. Le cromature fanno certamente la differenza, presenti sugli specchietti retrovisori, sui paraurti anteriore e posteriore, longitudinalmente e orizzontalmente sul cofano motore che ben si sposano con le esordenti tinte bicolore quali: “Primavera” con bianco e grigio, ma ancor meglio con “Acquamarina” in bianco e verde o Avorio Taormina, sostituibile con estivo Bianco Gelato abbinato ad un profondo Blu oceanico. Le due tonalità sono divise da una tripla linea con il bianco centrale delimitato ai lati dal grigio, comunque presente anche nelle versioni monocolori. Raffinati quanto i cerchi in lega da 16 pollici che danno un tocco di eleganza in più al pari della firma in corsivo sul baule posteriore. L’abitacolo è un accogliente salottino anni cinquanta con la qualità tipica della odierna 500. La plancia centrale riprende le tonalità della carrozzeria esterna e gli stessi avvolgenti e ben imbottiti sedili sono in tinta doppia con grigio e avorio che portano un’aria di freschezza e allegria. Firma “Collezione” anche sui tappetini. Ottima la dotazione di bordo integrabile dal sistema info telematico della casa Uconnect con display da 7 pollici. Ordinabile in questo mese la “500 Collezione” è abbinabile all’intera famiglia di propulsori e alimentazioni della gamma. Una ulteriore serie speciale si annovera alle 500 ancor più uniche, dopo le “by Diesel” del 2008, le “by Gucci” del 2011, le raffinatissime “Riva” di due anni fa e le “60° Anniversario” dell’anno scorso. La 500 non è solo pratica, agile, ben costruita e affidabile, è nata per distinguersi.

 

 

Fiat 500C Collezione

 

Fiat 500C Collezione

 


 

 

Fiat 500C Collezione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MAT New Stratos  


 

 

Da anni in molti la sognavano, ancor di più della più recente e mitica pluri decorata “Delta Integrale”. Stiamo parlando della raffinata e affascinante coupé della Lancia degli anni ‘70 “Startos”, concepita e costruita appositamente per dominare sui tracciati dei rally. L’idea di Michael Stoscheck, un imprenditore tedesco, spinto dalla emozione più pura portò ad un prototipo funzionante di una riedizione della Lancia Stratos ben otto anni fa. In occasione del Salone Elvetico l’amore porta all’altare una piccolissima tiratura di soli 25 unità ma che la rendono a tutti gli effetti una realtà. Non sarà purtroppo il brand di Chivasso ad occuparsene, ma comunque saranno le abili mani artigiane del Bel Paese attraverso le capacità di MAT, ovvero “Manifattura Automobili Torino”. L’amministratore delegato Paolo Garella ha siglato l’accordo con l’imprenditore tedesco confermando il medesimo design e tecnica del prototipo originale. Un vero peccato che siano solo 25 i fortunati proprietari di questo oggetto da collezione che sarà comunque personalizzabile a seconda del gusto e delle esigenze del proprietario che potrà sceglierla in allestimento avventuroso “Safari” tipo Parigi – Dakar, oppure da utilizzare in gara su circuito con la caratterizzazione “GT”, senza dimenticare la versione borghese più orientata al comfort ed un suo quotidiano. Una vettura senza tempo la Stratos di ben 45 anni fa e che oggi la “New Stratos” riprende non come replica esatta ma come evoluzione sia nelle linee esterne che nel piccolo e accogliente abitacolo. Un cuneo cattivo e compatto che con i suoi 550 cavalli sarà in grado di elargire adrenalina pura, non solo a livello di puri numeri prestazionali, ma soprattutto di feeling stradale. Per la cronaca stiamo parlando di una supercar con uno scatto da 0-100 km/h in soli 3,3 secondi e sotto i 10 secondi per raggiungere da fermi i 200 orari, oltre ad una punta massima di velocità pari a 274 km/h. Il tutto grazie, non solo alle performance del V8 di 4.3 litri made in Maranello, ma anche ad un favorevolissimo rapporto peso/potenza di soli 2,3 kg per cavallo. La MAT entra così a far parte della famiglia dei costruttori Nostrani. Lo stesso a.d. non nasconde la soddisfazione e l’entusiasmo di questo inizio produttivo, che non è affatto così scontato, considerando che la piccola società manifatturiera piemontese ha appena quattro anni di vita.

 

 

Mat New Stratos

 

MAT New Stratos


 

Mat New Stratos

 


 

Mat New Stratos

 

 

 

 

 

 

 

MASERATI Quattroporte-Ghibli-Levante "Nerissimo Ed." 


 

 

In prima continentale e per l’intera gamma da “famiglia” debutta al Salone di Ginevra il volto cattivo delle quattro e cinque porte del Tridente. Che il nero sia la tinta per antonomasia di classe ma anche di accentuata sportività è risaputo. Raffinata eleganza e temperamento convivono sin dagli albori in ogni vettura della Maserati e cosa c’è di meglio di rendere ancor più cattive berline di rappresentanza come la “Ghibli” e la “Quattroporte”, oppure la grande suv da famiglia “Levante”? In ogni dove, che le si guardi esternamente, oppure le si viva all’interno degli ampi abitacoli, impera la livrea NERA. Dai dettagli minori al quadro generale lo scuro domina, e non a caso le definisce in queste tirature limitate come “Edizione Nerissimo”. La colorazione profondamente nera dell’intera carrozzeria, fa risaltare ulteriormente i particolari cromati non in argento come avviene solitamente, ma in lucente “Black Chrome”, quali la calandra con listelli verticali e lo stesso “Tridente” al centro come quello sul baule e sui montanti laterali. Ma anche le maniglie di apertura, le cornici dei vetri, i terminali di scarico, le scritte del modello sono trattati allo stesso modo. Per le due filanti ammiraglie berlina gli stessi fari a led e dei cerchi in lega sono rifiniti in scuro a cui si aggiunge sulla cinque porte “Levante”, le cornici dei fendinebbia al pari delle lastre protettive sull’anteriore e sul posteriore. Ovviamente lo stesso abitacolo è un feudo della tinta scura, dai sedili alla plancia sino ai dettagli dove che vi sia il carbonio o un piano lucido, il nero comanda, sempre che si riesca a vedere dall’esterno visto i vetri oscurati.

 

 

Maserati Quattroporte Nerissimo Edizione

 

Maserati Quattroporte Nerissimo Edizione


 

Maserati Ghibli Nerissimo Edizione

 

Maserati Ghibli Nerissimo Edizione


 

Maserati Levante Nerissimo Edizione

 

Maserati Levante Nerissimo Edizione

 

 

 

 

 

 

 

 

MASERATI LEVANTE ZEGNA 


 

Recentissima e di certo non passa inosservata. Stiamo parlando dell'esclusiva suv cinque posti della Maserati. La Levante è tutta potenza e lusso per famiglia per ogni stagione. Il massimo che si possa desiderare per andare a teatro e allo stesso tempo in pista o a sciare con amici nelle più rinomate località di alta montagna. Probabilmente solo le aristocratiche inglesi Range Rover possono tenergli testa, anche se non possiedono lo stesso temperamento sportivo. A renderla ancora più sfiziosa ci pensano gli interni firmati Ermenegildo Zegna che già ha dato il suo tocco a delle versioni speciali delle due berline della casa. La seta come tradizione domina su tutto ed in questa nuova colorazione beige riesce a conferire ancora più eleganza e calore, oltre che leggerezza d'insieme. Questo nobile e pregiato materiale sull'imperiale, sui rivestimenti delle portiere, sui sedili, sulle alette parasole, sulla parte superiore della plancia, qui in tinta scura per evitare riflessi antipatici durante la guida si sposa alla meraviglia con la raffinata pelle nella stessa tinta. La Levante è già di suo un prodotto elitario, seppur non iraggiungibile a livello assoluto, ma con questo tocco di pregio in più assume un carattere quasi principesco senza ostentarlo in modo chiassoso. Per ora è solo una show car ma lo furono inizialmente anche le Quattroporte e Ghibli per poi, in seguito, divenire una possibilità ancora più eccellente di personalizzazione della propria Maserati.

 

 

Levante Zegna

 

Maserati Levante Zegna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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