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19-21 agosto in Svizzera, nella rinomata e raffinata località montana di St. Moritz si sono viste auto italiane dal fascino immenso e indiscutibile. Un raduno di gran classe dove il gusto del bello e della passione italica non era misurata in valore economico. 100 auto italiane tra le ante anni ottanta e le top car si sono ritrovate facendo girare la testa anche ai più indifferenti delle quattro ruote. In termini di euro si potrebbe dire che poco assimilabili potrebbero essere una Alfa Alfetta di metà anni settanta da 5 mila euro con una De Tomaso Pantera GTS da oltre 100 mila euro, oppure Ferrari Dino 246 Gt da 350-400 mila euro, se non addirittura le Ferrari 365 GTB/4 Daytona Coupè e Spider che superano abbondantemente il valore del milione di euro, al pari della Lancia Aurelia B24 Spider America. Che dire delle due Ferrari 275 GTB che hanno un valore attorno ai 4 milioni di euro. Chi ama l’auto e a maggior ragione quella italiana che dagli albori della sua nascita è sempre stata la musa ispiratrice per design, qualità, tecnica e prestazioni ha unito a prescindere dal proprio stato sociale, cultura, religione e lingua parlata. Una giornata magica dove un panorama elegante e suggestivo ha fatto da cornice a bellissime opere d’arte in movimento. Dall’aeroporto di Samedan ci si è trasferiti al museo a cielo aperto presso il centro della cittadina elvetica. La musica dei 4, 6, 8 e 12 cilindri è l’unica sensazione che riusciva a rapire gli sguardi di tutti. Gioielli senza tempo e senza prezzo, ti fanno avvicinare a questo oggetto di libertà che molti politicanti stanno demonizzando per crude ragioni di bilancio economico. Si legge che Parigi, Londra e a seguire non mancheranno certo realtà italiane, vogliono sempre più far solo cassa con le automobili, impedendogli la circolazione e creandone sempre più un’opinione negativa, specie nei giovanissimi. Ci si dimentica che la valenza di un’auto va ben oltre lo specifico ruolo di elettrodomestico. Guidare per il puro piacere di farlo è ancora vivo in molti, va solo risvegliato. E queste bellissime vetture di venti, trenta o anche settanta anni sanno come farlo. Il fascino del senza tempo non oscura le belle e seducenti Abarth e Alfa Romeo attuali. Due su tutte a farla da padrona. La irresistibile piccola scoperta dal pepe vivace “124 Spider” e l’elegante mostro del Biscione “Alfa Giulia Quadrifoglio” hanno creato liste di attesa di prova di ore, nonostante ci fossero almeno sei vetture a disposizione. Anche le 595 restyling e la Biposto dello Scorpione hanno fatto proseliti. Interesse meno focoso ma non certo scialbo, per le Alfa Giulietta restyling e Alfa Giulia diesel. La passione non ha età che si tratti degli anni delle automobili oppure degli anni delle persone che le guardano e le guidano. |