LANCIA THEMA 3.0 V6 24v Mjet Executive Automatica
Prova del 06 novembre 2011 - Votazione vettura: 9,0
Due moderne berline ci attendono per una breve impressione di guida. Una è la versione Multijet da 190cv con allestimento superiore “Platinum” di colore nero. L’altra è la top Multijet da 239cv in allestimento top “Executive” vestita di un brillante e nobile “Luxury Brown”. Tra le due il nero ci è sembrato sin troppo cupo, probabilmente anche per via di interni a loro volta scuri; vedi pelle nappa traforata. La brillantezza del metallizzato marrone, invece, ne esalta le curve e gli spigoli vivi sui montanti. Tale scelta cromatica oltre ad abbinarsi in uno squisito pasto di comfort con la pregevole pelle nappa beige traforata per i sedili, si sposa in modo sublime con la plancia interamente rivestita in pelle “Poltrona Frau” marrone con cuciture a vista in contrasto.
La più costosa dell’intera gamma Thema, ovvero 50.900 euro, ci attende chiusa, ma appena ci accingiamo ad aprire la maniglia il quadro si illumina di azzurro, come se la vettura si stia apprestando a svegliarsi serenamente. Le maniglie cromate dall’aspetto possente risultano più leggere del previsto ed aprono ad un posto guida che risulta perfetto per ogni corporatura grazie alle innumerevoli possibilità di regolazione di sedile, volante e pedaliera. Il sedile morbido ed ampio della precedente ammiraglia di Chivasso, la Thesis, qui si trasforma in un più profilato e rigido alla tedesca. In effetti un poco più di contenimento laterale è necessario viste le potenzialità meccaniche. Sospensioni, trazione posteriore, potenza e coppia in abbondanza sono perfettamente calzanti per le sinuose ed agili strade italiane. Quando vi capiterà di impugnare la corona del volante, sarete rapiti dalla sua morbida e calda pelle, ma anche dal piccolo diametro, più inerente ad una sportiva compatta che una paciosa ammiraglia da oltre cinque metri.
In effetti, albergano due anime in questa imponente berlina. Una da classica e confortevole ammiraglia Lancia, capace di crociere in totale relax, ed una più grintosa che riesce a far assaporare la guida sportiva in piena sicurezza. Il motore è inesistente all’interno dell’abitacolo, ma anche all’esterno risulta lontano anni luce dal sound da trattore dei tradizionali jtd. L’architettura a 6 cilindri a 24 valvole del propulsore riesce a conferire quasi piacevolezza nell’ascoltarlo, più vicino ad un possente benzina che ad un diesel. Su strada si muove inaspettatamente agile. Solo all’inizio le abbondanti dimensioni incutono un poco di apprensione, ma si fa rapidamente l’abitudine, anche per via degli innumerevoli ausili elettronici alla guida ( telecamera posteriore, sensori di parcheggio posteriori e anteriori, fari bi-xenon adattativi ). Solerte la vettura si muove ai comandi dell’acceleratore con possente sornionità. I cavalli non mancano, ma la qualità diffusa su ogni centimetro dell’abitacolo, rapiscono i sensi di coloro che vi risiedono invitandoli più alla contemplazione della bella musica, ai profumi e ai paesaggi, che non alla corsa. Un’ammiraglia italiana capace di dare battaglia in mare aperto alle temibili e performanti corazzate estere. Brillantezza, handling, qualità, tecnologia e prezzo erano le carte vincenti della Thema anni ottanta e novanta. Ebbene sono le stesse di questa nuova Thema anni 10 del nuovo secolo e millennio. |