Fiat Stilo 3p 2.4i 5L 20v Abarth luglio 2004

media compatta dal poderoso motore e dall'allestimento sportivo, grintosa ma non scomoda e dal prezzo accattivante

La Stilo non è mai stata, e mai è voluta essere, un’auto emozionale, ma piuttosto ha cercato una sua identità nella concretezza, completezza e razionalità, avvicinandosi il più possibile ad una filosofia più teutonica che italica. Ad uscire da questo freddo schema una versione speciale della famiglia Stilo, ovvero la Abarth. Ai tempi il brand dello Scorpione doveva ancora emergere, ma il marchio, di proprietà del Gruppo Fiat allestiva esclusivamente dal punto di visto estetico, alcune versioni particolarmente pepate. La Stilo a 3 porte così fregiata era spinto da un propulsore a dir poco inedito per la categoria di appartenenza. Un 2.4 litri cinque cilindri a 20 valvole, ereditato dall’ammiraglia Lancia k. Già su di una berlina di alta gamma i propulsori a benzina sopra la fatidica soglia dei due litri erano merce rara, figuriamoci su una berlinetta compatta del segmento “C”, per di più priva di nobili tradizioni recenti. Caratterizzata da un’estetica piuttosto grintosa, il suo motore corposo e rotondo, non peccava certo di cavalleria, ma la sua anima era più orientata ad una comoda verve che non ad una spiccata brutalità. Grazie però all’abbinamento di un corpo vettura decisamente più leggero rispetto alla “k”, le prestazioni non mancavano.  Numerose le sfidanti, anche se per affinità motoristica solo la Bmw poteva vantare un plurifrazionato di grossa cubatura, anzi un bel 6 cilindri. In effetti altri motori anche più piccoli riuscivano a regalare cavalli in più per merito di tecnologie avanzate come i V-Tec giapponesi della Honda, oppure la sovralimentazione della Opel. 

Eccellente il medio piccolo della MG, capace di far schizzare via la bassa compatta inglese, che da lì a poco sarebbe giunta a fine carriera. Non a caso è l’unica a riuscire a battere la Stilo sulla voce prezzo, che risulta convenientissimo. La Civic grazie al suo superlativo cuore, riesce a elargire accelerazioni da sportiva di razza, fuori catalogo per le altre rivali, che si attestano comunque su buonissimi livelli. Il cinque cilindri Fiat, nato nel 1994 ha un esborso da pagare dal benzinaio che le altre avversarie non hanno e questo si ripercuote non poco sul giudizio globale. Sullo stile non c’è gara, l’affascinante 147 Alfa Romeo, le mette tutte in riga, specie per la linea. La Stilo è grintosa ma un pizzico anonima come quasi tutte quelle in gara.

PODIO: le migliori classificate su 13 sfidanti

Tabella con dati per modello 

Tabella con Votazioni e classifica finale