Ambiziosa? Esagerata? Senza pedigree? Blasfemia accostare una borghese FIAT a status symbol teutonici e non riconosciuti da decenni in tutto il mondo? Per noi non è un azzardo. Quanti di voi hanno mai sognato di avere sotto le mani, oltre che un veicolo funzionale, ben fatto, pratico e sicuro, un qualcosa che sappia anche emozionare alla sola accensione? Guidare grosso, ovvero oltre i canonici 2 litri di cilindrata, magari con l’inconfondibile sound che solo un bel sei cilindri riesce a regalare? Ebbene, questo imponente, ma agile, Freemont, saprà stupirvi. Basta guardare anche un possibile confronto. Passa certo in secondo piano, ma era da tempo che un 6 cilindri a benzina rombava sotto un cofano di Torino, negli anni ’90 la Croma, e negli anni ’70 la 130.

Era ora!!!

Grosse son grosse, tutte, con dimensioni che spaziano dai 4 metri e mezzo, agli oltre cinque metri abbondanti. Tutte sopra i 2 litri di cilindrata, partendo dal più piccolo 2.3 16v, ma sovralimentato, sino a raggiungere i 3.7 litri della Infinti. Potenze che partono dai 200 cv della Ford per giungere sino ai 320 cv sempre delle due nipponiche del brand di lusso Nissan. Dal punto di vista motoristico dunque le due Infiniti, insieme alla X5 e alla singolare Mercedes R primeggiano, ma la nostra Freemont è insieme al gruppone degli inseguitori grazie ai suoi poderosi 280 cavalli, ben distribuiti su tutto l’arco di utilizzo. A chiudere è proprio la Kuga, che nonostante la sovralimentazione non è distaccata dalla grossa concorrenza. In termini di prestazioni pure, la potenza fa la differenza e qui le prime della classe sono le medesime di prima. A inseguirle sono la grossa Audi e la cugina Porsche, insieme alla sportiva e più leggera Mazda. Freemont insieme alla Rx della Lexus sono a livello centrale delle quattordici sfidanti. Come è logico attendersi, questi non sono mezzi concepiti per il risparmio di carburante e le grandi economie dei rappresentanti. Nonostante ciò nessuna svetta particolarmente per parsimonia, ma neppure risulta terribilmente assetata. Le migliori, comunque sono le Kuga, Freelander e CX-7 ( guarda caso tra le più piccole del lotto ), e l’aerodinamica R della Mercedes, che più che una vera suv, pare una grossa e affusolata familiare. Viceversa le più voraci sono la spigolosa e specialistica tutto terreno Wrangler, la grossa e potente Fx di Infiniti, e la datata Volvo. Leader indiscussa per convenienza di acquisto è la nostra bella Freemont. Sono solo tre le vetture che la inseguono, la Kuga, la Wrangler e la Cx-7, anch’esse molto convenienti. Si fanno pagare molto, ma non più di quanto valgono le quattro blasonate tedesche e le due più prestigiose giapponesi, ovvero Fx e Rx. In termini di linea, bellissima è a nostro parere la Mazda. Sportiva come una grintosa coupè ma senza essere sfacciata e volgare, ma originale e personale. La segue per la sua eleganza e distinzione la raffinata Grand Cherokee, cugina di lusso della Fiat che come distinzione non è da meno della imponente Q7, della grintosa Kuga ed Ex. Non ci convince la silhouette della Lexus spigolosa e un poco sgraziata e neppure le pompose forme della Cayenne. Spostandoci verso gli interni, la classe e la ricercatezza delle due Infiniti, dell’ammiraglia Jeep, della Stella e della Porsche, sono di un gradino sopra tutte quante, non facendo rimpiangere nessuna berlina di rappresentanza. Seguono con gusto e qualità tutte le altre. Senza dubbio la meno gratificante in termini d’immagine è la Wrangler, ma per scelta di rusticità che non per lacune intrinseche. Ben fatte ma non coinvolgenti come le altre, gli abitacoli di Kuga e Cx-7. Tirando le somme, per “Itauotoweb” la migliore è la Cx-7 che si comporta su ogni fronte ad altissimo livello e la seguono a pari merito l’italiana della Fiat, la più piccola della Infiniti e la grossa Mercedes. Ultime sono la Lexus che paga dei costi sopra la media ed uno stile non convincente, e la Volvo che si difende nonostante sia la più anziana della compagine.

PODIO: le migliori classificate su 14 sfidanti