LANCIA: "Z"
AMMIRAGLIA PER SETTE
Invenzione americana, quella delle monovolumi. Viaggi confortevoli in famiglie numerose e loro bagagli al seguito. Quando certe capacità di carico divengono considerevoli, la normale station wagon non è più in grado do soddisfare pienamente le specifiche esigenze. Così ecco comparire uno su tutto il Voyager. Per rimanere nel nostro continente, i cugini d’oltre Alpi, con la loro Renault Espace furono i primissimi, se non addirittura gli unici a credere a quest’innovativa formula di carrozzeria. Erano gli anni ottanta e precorsero i tempi, ma oggi, non vi è gruppo costruttore che non abbia una nutrita famiglia di monovolumi, dai compatti cittadini a quelli medi o grossi da sette posti.
Partire con un progetto completamente nuovo risulta sempre alquanto oneroso e agli inizi degli anni novanta, quando il gruppo automobilistico italiano ritiene che siano maturi i tempi per buttarsi in questo nuovo segmento di mercato, trova assai sensato allargare la cooperazione proficua che già da anni da buoni risultati sui veicoli commerciali. Ecco che il partner ideale lo si trova proprio con il team francese PSA rivali anch’essi diretti della Reanult con la loro Espace. Ebbene nella tarda estate del 1994 entrano sul mercato quattro monovolumi identici firmati da quattro case differenti. Per la Citroen vi è la “Evasion”, per la Peugeot la “806”, per la Fiat la “Ulysse” e per la LANCIA ecco la “Z”. Per quanto simili nell’estetica e identiche nella meccanica, per filosofia si distinguono. La “Ulysse” è la più praticona essendo disponibile anche in allestimenti molto basic per risultare molto alettante dal punto di vista economico. Le due francesi, si pongono un gradino leggermente superiore per quanto concerne il grado di allestimento. La nostra LANCIONA, si differenzia nettamente dalle altre tre per le sue finiture di altissimo livello, per l’equipaggiamento esclusivo e completissimo e per la sua unicità estetica. Mentre le altre tre cuginette sono ordinabili in più livelli di dotazione e di propulsori, con il monovolume dello “scudo”, non ci si può sbagliare. Unico motore al top ed unico allestimento, anch’esso al vertice.
Unica possibilità di scelta la possibilità di ordinarla nell’esclusiva soluzione bus a sei posti, che vede due posti affiancati su tre file con un corridoio centrale, oppure la classica disposizione due – tre – due, quindi a sette posti. In termini di optional sono delle chicche per trasformare il salotto da lussuoso a raffinatissimo, come la possibilità di sostituire la pregevole e calda alcantara con un pregiato interno in pelle, oppure il doppio tetto apribile con quello anteriore basculante manuale e quello posteriore di grandi dimensioni scorrevole elettricamente. Per non parlare dei due grossi finestroni posteriori apribili elettricamente a compasso dal posto guida. Per il resto, tutto è già comprensivo di una dotazione di serie completa, come si evince dalla presenza in primo equipaggiamento di dotazioni come l’impianto d’aria condizionata con intelligenti bocchette sui braccioli dirette ai passeggeri posteriori, oppure i cerchi in lega specifici, i fendinebbia, quattro vetri elettrici, il sistema di frenata ABS, vetri solar control, predisposizione autoradio, con sportellino di occultamento, la già citata alcantara per selleria ed inserti portiera, moquette per pavimento. Il propulsore unico per la Lancia Z, era di derivazione francese. Era il due litri a benzina sovralimentato a bassa pressione, soluzione che privilegia la coppia più che la potenza, soluzione che conferisce alla grossa multispazio italiana brillantezza ed agilità. Insomma la monovolume di Chivasso, la prima nella sua storia, si pone al vertice per eleganza, prestazioni e raffinatezza, di tutte le pari categoria europee, incontrando anche un buon consenso di pubblico.
Se l’Ulysse, la si può vedere come comoda alternativa tutto fare, la “Z”, è una valida alternativa alle classiche ammiraglie a tre volumi. A metà degli anni novanta, un libero professionista con famiglia, poteva benissimo scegliere per rappresentanza la Lancia Z, rispetto alla berlina di prestigio dei tempi, la Lancia “k”. Le linee squadrate erano pulite ed essenziali, ma a distinguerla non solo dalle cugine, ma dall’intero panorama continentale, era il suo muso elegantemente caratterizzato dalla grossa calandra trapezoidale cromata, firma distintiva delle blasonate Lancia. Grandi capacità di carico, degne da furgoncino per traslochi, una volta rimosse le quattro o cinque poltroncine posteriori, più che mezzo di lavoro, visto le rifiniture raffinate e delicate, la multispazio Lancia, puntava le sue carte anche su un livello di comfort elevato che diveniva un chiaro invito ai lunghi viaggi in compagnia. Anche se caratterizzato da consumi non proibitivi, il 2.0i Turbo a benzina non nasceva certo per i macinatori di chilometri, e negli anni novanta erano ancora distanti i tempi della rincorsa ai carburanti alternativi detassati come avviene da qualche anno a questa parte. Ecco allora come logica conseguenza muovere le quasi due tonnellate della monovolume con un più economico diesel. Seguendo la stessa filosofia adottata per l’alimentazione a benzina, a differenza delle cugine, non viene trapiantato il piccolo 1.9 sovralimentato, ma solo il più nobile, tecnologico e potente 2.1 litri sempre di origine francese. Dunque a quasi due anni dalla sua presentazione entra in listino la 2.1 Td che con le sue tre valvole per cilindro, mostra i suoi lati migliori, nella gradevolezza e fluidità di marcia, con basso fenomeno di turbo lag. Con quest’anima la “Z” trova la sua perfetta dimensione di viaggiatrice brillante, comoda e anche non sprecona. Nella sua carriera, la Lancia Z non subisce mai un restyling, piuttosto vive un paio di aggiornamenti di gamma, con migliorie di equipaggiamento, come l’introduzione di un climatizzatore a totale controllo automatico, più adeguato all’ambizione della vettura rispetto all’aria condizionata a controllo manuale originale. In occasione del primo aggiornamento nella primavera del 1997, vengono introdotti due livelli di equipaggiamento, contraddistinti come consuetudine in casa Lancia dalle denominazioni LS, per quello intermedio e LX per quello lussuoso. Saranno disponibili, entrambi, sia per il sovralimentato a benzina che per quello a gasolio. Insieme a questo dettaglio di equipaggiamento, viene introdotto un plurivalvole aspirato a benzina di due litri gradevole e fluido.
A fine 1999, alle porte del nuovo millennio, quando il modello ha già sulle spalle più di cinque anni di battaglie sul mercato, il vecchio diesel a precamera viene sostituito da un più moderno ad iniezione diretta di soli due litri. Anche se più piccolo di cilindrata e solo a otto valvole, il 2.0 JTD è il propulsore perfetto per la Z, con consumi mai esagerati, un buonissimo comfort acustico, ed una brillantezza di marcia a livello del precedente 2.1 litri. Da tener presente che seppur indicato come “JTD”, questo diesel, nulla aveva da spartire con i fenomenali common rail di casa Fiat, visto che era come di contratto della collaborazione italo francese , dei normali iniezione diretta “HDi” del gruppo PSA. Siamo alle porte del 2001 quando lo Z viene aggiornato per l’ultima volta. In gamma sparisce anche il due litri a benzina sovralimentato mantenendo i due duemila di cilindrata sia a benzina che diesel, entrambi disponibili nei due allestimenti LS e LX. Piccoli dettagli di finitura, colori più lucenti, nuove coppe ruote e cerchi in lega la caratterizzano, ma oramai siamo alla fine di una discreta carriera di un modello a nostro avviso riuscito ed aggi tutt’ora validissimo, visto che in meno di quattro metri e mezzo sa regalare comfort ed eleganza a ben sette occupanti. Siamo nell’estate del 2002, quando lo “Z” viene prima affiancato e qualche mese dopo definitivamente sostituito dall’affascinante monovolume “Phedra”, ancor più ricco, imponente e prestigioso. Ma questa è un’altra storia che vi offriremo nei prossimi mesi.
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Lunghezza: 445cm / Larghezza: 183 cm
Evoluzione STORICA del Modello
MOTORE |
VERSIONE |
DATA inizio vendite |
PREZZO
in € inizio
vendite |
DATA
fine vendite |
PREZZO
in € fine vendite |
2.0 i 16v
132cv |
LS 7posti |
03 / 97 |
24295 |
09 / 00 |
23340 |
2.0 i 16v
136cv |
LS |
09 / 00 |
24941 |
11 / 02 |
24941 |
LX |
09 / 00 |
27781 |
11 / 02 |
27781 |
2.0 i Turbo 8v
147cv
|
7posti |
10 / 94 |
25203 |
03 / 97 |
28870 |
6posti |
10 / 94 |
25978 |
03 / 97 |
29748 |
LS 7posti |
03 / 97 |
27512 |
06 / 99 |
27730 |
LS 6posti |
03 / 97 |
26856 |
06 / 99 |
27063 |
LX 7posti |
03 / 97 |
28870 |
09 / 00 |
27265 |
LX 6posti |
03 / 97 |
29748 |
09 / 00 |
28600 |
2.0 JTD 8v
109cv
|
LS |
11 / 99 |
26232 |
11 / 02 |
27271 |
LX |
11 / 99 |
28298 |
11 / 02 |
29331 |
2.1 Td 8v
109cv
|
7posti |
07 / 96 |
29542 |
03 / 97 |
29542 |
6posti |
07 / 96 |
30419 |
03 / 97 |
30419 |
LS 7posti |
03 / 97 |
28183 |
11 / 99 |
27000 |
LS 6posti |
03 / 97 |
27527 |
11 / 99 |
26232 |
LX 7posti |
03 / 97 |
29542 |
11 / 99 |
28298 |
LX 6posti |
03 / 97 |
30419 |
11 / 99 |
29200 |
Aggiornamenti nella vita del modello
Aggiornamenti |
DATA inizio vendite |
DATA
fine vendite |
Denominazione
Aggiornamento |
Vita completa |
10 / 94 |
11 / 02 |
|
Aggiornamento |
03 / 97 |
01 / 01 |
M.Year '97 |
Aggiornamento |
07 / 96 |
11 / 02 |
M.Year '01 |
Prestazioni delle varie motorizzazioni
MOTORIZZAZIONE |
Potenza
CV |
Velocità
Km/h |
Acceler.
0/100Km/h insecondi |
Consumo urbano
l/100km |
Consumo
statale
l/100km |
2.0 i 16v |
132 |
186 |
10,9 |
12,3 |
07,4 |
2.0 i 16v |
136 |
180 |
12,5 |
13,5 |
08,5 |
2.0 i Turbo 8v |
147 |
195 |
10,1 |
12,8 |
07,6 |
2.0 JTD 8v |
109 |
175 |
15,8 |
08,4 |
05,6 |
2.0 JTD 8v |
109 |
175 |
14,8 |
08,4 |
05,6 |
2.1 Td 8v |
109 |
175 |
12,7 |
09,0 |
06,1 |
LE PREFERITE DI IERI e OGGI |
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Senza dubbio, la “2.0 i Turbo” fu la più diffusa, visto che ad inizio carriera era l'unica motorizzazione disponibile, e comunque rimase in listino per sei anni, sugli otto totali della Z. Gradevolissimo da usare, perfetto per la mole ed il peso della monovolume. Comfort di buonissimo livello abbinato a prestazioni da buona berlina alto di gamma, con l'unico difettuccio dei consumi. Non altissimi in assoluto, ma considerando che la tipologia della vettura è adatta per lunghi viaggi, ecco che l'aiuto di un buon impianto a gas, non è solo consigliabile, ma addirittura obbligatorio. In tal caso la Lancia Z, sarebbe un'ottima scelta anche oggi, ben 19 anni dopo. Interessante sarebbe anche la scelta del vecchio ma robusto 2.1 Td a 12 valvole. Preferibile al più moderno pari potenza 2 litri diesel a iniezione diretta, prestazionalmente letargico e di poco più parsimonioso. L'unico difetto risulta essere il problema del blocco del traffico, specie per i diesel più anziani. |
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