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"La tua auto italiana dal 1993 ad oggi"      

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LANCIA: "Z"


 

 

 

AMMIRAGLIA PER SETTE

 

197

Invenzione americana, quella delle monovolumi. Viaggi confortevoli in famiglie numerose e loro bagagli al seguito. Quando certe capacità di carico divengono considerevoli, la normale station wagon non è più in grado do soddisfare pienamente le specifiche esigenze. Così ecco comparire uno su tutto il Voyager. Per rimanere nel nostro continente, i cugini d’oltre Alpi, con la loro Renault Espace furono i primissimi, se non addirittura gli unici a credere a quest’innovativa formula di carrozzeria. Erano gli anni ottanta e precorsero i tempi, ma oggi, non vi è gruppo costruttore che non abbia una nutrita famiglia di monovolumi, dai compatti cittadini a quelli medi o grossi da sette posti.

 

197

Partire con un progetto completamente nuovo risulta sempre alquanto oneroso e agli inizi degli anni novanta, quando il gruppo automobilistico italiano ritiene che siano maturi i tempi per buttarsi in questo nuovo segmento di mercato, trova assai sensato allargare la cooperazione proficua che già da anni da buoni risultati sui veicoli commerciali. Ecco che il partner ideale lo si trova proprio con il team francese PSA rivali anch’essi diretti della Reanult con la loro Espace. Ebbene nella tarda estate del 1994 entrano sul mercato quattro monovolumi identici firmati da quattro case differenti. Per la Citroen vi è la “Evasion”, per la Peugeot la “806”, per la Fiat la “Ulysse” e per la LANCIA ecco la “Z”. Per quanto simili nell’estetica e identiche nella meccanica, per filosofia si distinguono. La “Ulysse” è la più praticona essendo disponibile anche in allestimenti molto basic per risultare molto alettante dal punto di vista economico. Le due francesi, si pongono un gradino leggermente superiore per quanto concerne il grado di allestimento. La nostra LANCIONA, si differenzia nettamente dalle altre tre per le sue finiture di altissimo livello, per l’equipaggiamento esclusivo e completissimo e per la sua unicità estetica. Mentre le altre tre cuginette sono ordinabili in più livelli di dotazione e di propulsori, con il monovolume dello “scudo”, non ci si può sbagliare. Unico motore al top ed unico allestimento, anch’esso al vertice.

 

197

Unica possibilità di scelta la possibilità di ordinarla nell’esclusiva soluzione bus a sei posti, che vede due posti affiancati su tre file con un corridoio centrale, oppure la classica disposizione due – tre – due, quindi a sette posti. In termini di optional sono delle chicche per trasformare il salotto da lussuoso a raffinatissimo, come la possibilità di sostituire la pregevole e calda alcantara con un pregiato interno in pelle, oppure il doppio tetto apribile con quello anteriore basculante manuale e quello posteriore di grandi dimensioni scorrevole elettricamente. Per non parlare dei due grossi finestroni posteriori apribili elettricamente a compasso dal posto guida. Per il resto, tutto è già comprensivo di una dotazione di serie completa, come si evince dalla presenza in primo equipaggiamento di dotazioni come l’impianto d’aria condizionata con intelligenti bocchette sui braccioli dirette ai passeggeri posteriori, oppure i cerchi in lega specifici, i fendinebbia, quattro vetri elettrici, il sistema di frenata ABS, vetri solar control, predisposizione autoradio, con sportellino di occultamento, la già citata alcantara per selleria ed inserti portiera, moquette per pavimento. Il propulsore unico per la Lancia Z, era di derivazione francese. Era il due litri a benzina sovralimentato a bassa pressione, soluzione che privilegia la coppia più che la potenza, soluzione che conferisce alla grossa multispazio italiana brillantezza ed agilità. Insomma la monovolume di Chivasso, la prima nella sua storia, si pone al vertice per eleganza, prestazioni e raffinatezza, di tutte le pari categoria europee, incontrando anche un buon consenso di pubblico.

 

197

Se l’Ulysse, la si può vedere come comoda alternativa tutto fare, la “Z”, è una valida alternativa alle classiche ammiraglie a tre volumi. A metà degli anni novanta, un libero professionista con famiglia, poteva benissimo scegliere per rappresentanza la Lancia Z, rispetto alla berlina di prestigio dei tempi, la Lancia “k”. Le linee squadrate erano pulite ed essenziali, ma a distinguerla non solo dalle cugine, ma dall’intero panorama continentale, era il suo muso elegantemente caratterizzato dalla grossa calandra trapezoidale cromata, firma distintiva delle blasonate Lancia. Grandi capacità di carico, degne da furgoncino per traslochi, una volta rimosse le quattro o cinque poltroncine posteriori, più che mezzo di lavoro, visto le rifiniture raffinate e delicate, la multispazio Lancia, puntava le sue carte anche su un livello di comfort elevato che diveniva un chiaro invito ai lunghi viaggi in compagnia. Anche se caratterizzato da consumi non proibitivi, il 2.0i Turbo a benzina non nasceva certo per i macinatori di chilometri, e negli anni novanta erano ancora distanti i tempi della rincorsa ai carburanti alternativi detassati come avviene da qualche anno a questa parte. Ecco allora come logica conseguenza muovere le quasi due tonnellate della monovolume con un più economico diesel. Seguendo la stessa filosofia adottata per l’alimentazione a benzina, a differenza delle cugine, non viene trapiantato il piccolo 1.9 sovralimentato, ma solo il più nobile, tecnologico e potente 2.1 litri sempre di origine francese. Dunque a quasi due anni dalla sua presentazione entra in listino la 2.1 Td che con le sue tre valvole per cilindro, mostra i suoi lati migliori, nella gradevolezza e fluidità di marcia, con basso fenomeno di turbo lag. Con quest’anima la “Z” trova la sua perfetta dimensione di viaggiatrice brillante, comoda e anche non sprecona. Nella sua carriera, la Lancia Z non subisce mai un restyling, piuttosto vive un paio di aggiornamenti di gamma, con migliorie di equipaggiamento, come l’introduzione di un climatizzatore a totale controllo automatico, più adeguato all’ambizione della vettura rispetto all’aria condizionata a controllo manuale originale. In occasione del primo aggiornamento nella primavera del 1997, vengono introdotti due livelli di equipaggiamento, contraddistinti come consuetudine in casa Lancia dalle denominazioni LS, per quello intermedio e LX per quello lussuoso. Saranno disponibili, entrambi, sia per il sovralimentato a benzina che per quello a gasolio. Insieme a questo dettaglio di equipaggiamento, viene introdotto un plurivalvole aspirato a benzina di due litri gradevole e fluido.

 

197

A fine 1999, alle porte del nuovo millennio, quando il modello ha già sulle spalle più di cinque anni di battaglie sul mercato, il vecchio diesel a precamera viene sostituito da un più moderno ad iniezione diretta di soli due litri. Anche se più piccolo di cilindrata e solo a otto valvole, il 2.0 JTD è il propulsore perfetto per la Z, con consumi mai esagerati, un buonissimo comfort acustico, ed una brillantezza di marcia a livello del precedente 2.1 litri. Da tener presente che seppur indicato come “JTD”, questo diesel, nulla aveva da spartire con i fenomenali common rail di casa Fiat, visto che era come di contratto della collaborazione italo francese , dei normali iniezione diretta “HDi” del gruppo PSA. Siamo alle porte del 2001 quando lo Z viene aggiornato per l’ultima volta. In gamma sparisce anche il due litri a benzina sovralimentato mantenendo i due duemila di cilindrata sia a benzina che diesel, entrambi disponibili nei due allestimenti LS e LX. Piccoli dettagli di finitura, colori più lucenti, nuove coppe ruote e cerchi in lega la caratterizzano, ma oramai siamo alla fine di una discreta carriera di un modello a nostro avviso riuscito ed aggi tutt’ora validissimo, visto che in meno di quattro metri e mezzo sa regalare comfort ed eleganza a ben sette occupanti. Siamo nell’estate del 2002, quando lo “Z” viene prima affiancato e qualche mese dopo definitivamente sostituito dall’affascinante monovolume “Phedra”, ancor più ricco, imponente e prestigioso. Ma questa è un’altra storia che vi offriremo nei prossimi mesi.

 

 

Lunghezza: 445cm  /  Larghezza: 183 cm

 


 

 

Evoluzione STORICA del Modello

 

 

 

 

 MOTORE

 VERSIONE

DATA inizio vendite

PREZZO

in € inizio

 vendite

DATA

fine vendite

PREZZO

in € fine vendite

2.0 i 16v

132cv

LS 7posti   03 / 97  24295  09 / 00   23340
2.0 i 16v

136cv

 LS   09 / 00  24941  11 / 02  24941
 LX   09 / 00  27781   11 / 02   27781
2.0 i Turbo 8v

147cv

 

 

 

 7posti   10 / 94  25203   03 / 97   28870
 6posti   10 / 94  25978   03 / 97   29748
 LS 7posti   03 / 97   27512  06 / 99  27730
 LS 6posti   03 / 97   26856  06 / 99  27063
 LX 7posti   03 / 97   28870  09 / 00   27265
 LX 6posti   03 / 97   29748  09 / 00  28600
2.0 JTD 8v

109cv  

 

 LS   11 / 99   26232  11 / 02   27271
 LX   11 / 99   28298  11 / 02   29331

 

 

 

 

 

 

2.1 Td 8v

109cv   

 

  

 

 

 7posti   07 / 96   29542  03 / 97  29542
 6posti   07 / 96   30419  03 / 97  30419
 LS 7posti   03 / 97   28183  11 / 99  27000
 LS 6posti   03 / 97   27527  11 / 99  26232
 LX 7posti   03 / 97   29542  11 / 99  28298
 LX 6posti   03 / 97   30419  11 / 99  29200

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Aggiornamenti nella vita del modello

 

 

 

 

 Aggiornamenti

 DATA inizio vendite

DATA

fine vendite

Denominazione

Aggiornamento

 Vita completa

   10 / 94 

 11 / 02 

 

 Aggiornamento

   03 / 97 

 01 / 01 

 M.Year '97

 Aggiornamento

   07 / 96 

 11 / 02 

 M.Year '01

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Prestazioni delle varie motorizzazioni

 

 

 

 MOTORIZZAZIONE

Potenza

CV

Velocità

Km/h

 Acceler.

0/100Km/h insecondi

Consumo urbano

l/100km

Consumo

statale

l/100km

2.0 i 16v

 132

 186

10,9

12,3

07,4

2.0 i 16v 

 136

 180

12,5

13,5

08,5

2.0 i Turbo 8v

 147

 195

10,1

12,8

07,6

2.0 JTD 8v 

 109

 175

15,8

08,4

05,6

2.0 JTD 8v 

 109

 175

14,8

08,4

05,6

2.1 Td 8v 

 109

 175

12,7

09,0

06,1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 LE PREFERITE DI IERI e OGGI
  • 2.0 i Turbo 8v 147cv

 

 

  • 2.1 Td 8v 109cv

Senza dubbio, la “2.0 i Turbo” fu la più diffusa, visto che ad inizio carriera era l'unica motorizzazione disponibile, e comunque rimase in listino per sei anni, sugli otto totali della Z. Gradevolissimo da usare, perfetto per la mole ed il peso della monovolume. Comfort di buonissimo livello abbinato a prestazioni da buona berlina alto di gamma, con l'unico difettuccio dei consumi. Non altissimi in assoluto, ma considerando che la tipologia della vettura è adatta per lunghi viaggi, ecco che l'aiuto di un buon impianto a gas, non è solo consigliabile, ma addirittura obbligatorio. In tal caso la Lancia Z, sarebbe un'ottima scelta anche oggi, ben 19 anni dopo. Interessante sarebbe anche la scelta del vecchio ma robusto 2.1 Td a 12 valvole. Preferibile al più moderno pari potenza 2 litri diesel a iniezione diretta, prestazionalmente letargico e di poco più parsimonioso. L'unico difetto risulta essere il problema del blocco del traffico, specie per i diesel più anziani.

 

 

 

 
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