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Ultima modifica: Martedì 24 giugno 2014

 

FIAT FIORINO 1.7 diesel Panorama diesel                              Nome: "Fiorino Furgoncino"  


 Proprietà

 Giuseppe

 Zona

 Como

 Immatricolazione

 Maggio 1994

 Acquisto (usato)

 Giugno 2012

 Articolo

 Giugno 2014

 Km acquisto

 159000

 Km articolo

 169000

 Colore

 Bianco pastello

 d2 d3  d4 
 d10 d19  d13 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

Esterni


Votazione: 7,5


 

Ha esattamente venti anni il mio furgoncino da famiglia ed io ne sono il felice proprietario da due, quindi quasi tutta la sua vita è stata vissuta sino ad ora da altre persone. Considerando tutto non è affatto male il mio Fiorino. Il bianco pastello non è sbiadito e qualche leggera ammaccatura sul fianco è presente ma non troppo vistosa. Nei punti di saldatura del vano posteriore, così come in qualche cardine di apertura appaiono leggeri segni di ruggine, nulla di invadente o preoccupante comunque. Mi sorprendono i paraurti sia anteriori che posteriori. Sembrano nuovi per quanto siano di un bel nero lucido, e ancora in perfetto stato, eppure sono gli originali del veicolo. Perfetti anche i vetri eppure le abbondanti guarnizioni in gomma non si presentano deteriorate. Sono contento di come il mezzo si presenta, certo potrei metterci mano e farlo lucidare, oltre che sistemare nelle due botticine, ma sarebbe per pure piacere e sfizio.

 

 

 

 

 

 

 

  

Interni


Votazione: 7,5


 

 

Peccato solo per il rivestimento della seduta del conducente, che presenta un'evidente strappo circolare proprio nel bel mezzo. Le due poltroncine anteriori sono di un velluto grigio, oltre che elegante, anche ben conservato. Per non parlare del divanetto posteriore, che si mostra praticamente nuovo; con ogni probabilità non è stato usato di frequente. Io, personalmente, da quando ne sono il proprietario, l'ho usato una sola volta, dato che è per la maggior parte dei viaggetti abbattuto per far spazio al vano di carico. Le plastiche sono di un'altra era rispetto ad oggi, ma comunque ben conservate e piacevoli anche al tatto. Volante, maniglie e i pochi pulsanti sono facili da usare ed efficaci, oltre che ancora in buonissima forma. Peccato per il rivestimento del cielo del vano posteriore, l'imperiale, che è si ancora integro nel suo tessuto posteriore, ma con parecchi graffi ed alcune macchie marroncine che magari con un detergente possono anche sparire. Oltre alla seduta del sedile rovinata, vi è la parte retrostante del divanetto molto graffiata ed anche piegata. Ripiegando infatti l'intera seduta il retro fa da fermo carico ed è costituito di un semplice cartone spesso con sotto dell'imbottitura. Io ci carico la legna, ma anche il precedente proprietario viveva in campagna e lo usava per fare un po' di tutto, perciò è più che comprensibile una certa usura.

 

 

 

 

 

 

 

  

Affidabilità


Votazione: 9,5


 

Mulo, mulo, mulo. Ecco cosa mi viene da pensare al mio Fiorino. L'ho acquistato sapendo che dovevo cambiare la batteria per via del fatto che era rimasto fermo quasi un anno, ed insieme alla batteria ho fatto sostituire anche l'alternatore. In due anni e in 10.000 km sono soddisfattissimo. Non una lampadina bruciata, non un cenno di rumore meccanico anomalo. Ha quasi 170.000 km e ben venti primavere sulle spalle, ma il fiato non è affatto corto. Probabilmente la mancanza di tanti accessori che oggi sono per legge o comodità assolutamente irrinunciabili agevola alla sua indistruttibilità. Vale sempre la regola che quello che non c'è non si può rompere. Io, come i precedenti proprietari, non ho fatto di questo capiente veicolo un mezzo per fare bella figura nello occasioni di gala, ma per il tempo libero e i carichi magari anche gravosi, eppure eccolo lì pronto ad accendersi anche quella mattina a zero gradi dopo che è stato fermo all'agghiaccio per due settimane. Anche le poche spie che sono presenti nel quadro di bordo sono luminosissime e l'autoradio della casa originale ( con lettore di cassette ) funziona egregiamente, indice che l'impianto elettrico era stato ben studiato.

 

 

 

 

 

 

 

  

Comandi e Strumenti


Votazione: 6,5


 

Pochi ma senza pecche e soprattutto leggerissimi. Piacevolissima è l'impugnatura del volante che ha una corona di plastica gradevolmente morbida. Le levette dei fanali e dei tergi, di vecchissimo stampo, sono sottili e semplicissime, peccato che quelle delle frecce, talvolta bisogna riaccompagnarle in posizione di riposo dopo la svolta. La molla o l'elastico di richiamo non svolge sempre più il suo normale compito. Ma qualche ruga dona no? Due o tre pulsantini sulla plancia ed una plafoniera arretrata che per accenderla necessita di uno sforzo supplementare. Le levette interne delle due portiere anteriori sono facili da azionare, così come le indistruttibili manovelle per far scendere o salire i finestrini. Così come di comodo uso sono i pomelli di plastica per lo scorrimento orizzontale dei due grossi finestroni posteriori. Peccato che un vecchio tentato furto abbia danneggiato lievemente le due serrature delle portiere, che comporta uno sforzo maggiore del necessario per l'apertura delle portiere stesse. Perfetta l'apertura del portellone posteriore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abitabilità e bagagliaio


Votazione: 10,0


 

Eccellente. Se si pensa che questo Fiorino nasceva sulla piattaforma allungata della piccola Uno, pare impossibile avere a disposizione tutto questo spazio. Ariosità a 360 gradi, grazie anche alle superfici vetrate straordinariamente ampie. I due posti anteriori sono perfetti anche per taglie extra large. In tre dietro, meglio che non sia il trio composto da soli adulti ben corpulenti, dato che la larghezza era effettivamente quella della Uno, ma in due  non si toccano i gomiti. In senso longitudinale, il passo si nota subito quanto sia stato migliorato rispetto alla piccola degli anni ottanta di Fiat. Anche con il sedile anteriore tutto arretrato, rimane sufficiente spazio per allungare un poco le gambe. E dietro il divanetto? Un bagagliaio immenso se si tiene presente che stiamo parlando di un veicolo di poco più lungo dei quattro metri. Un bagaglio che pare un parallelepipedo perfetto tanto è regolare in larghezza e lunghezza. Ma è specialmente in altezza che si sviluppa. Se proprio per esigenze di lavoro o hobby occorre spazio extra l'abbattimento del divanetto è un operazione tanto semplice quanto veloce, grazie alle due levettine ai suoi estremi. Un metro e mezzo abbondante in lunghezza perfettamente piano, uno in larghezza e quasi un altro metro e mezzo in altezza. Non sapete quanta legna ( in piena sicurezza ) vi ho caricato facendo anche un centinaio di chilometri alla volta.

 

 

 

 

 

 

  

Confort


Votazione: 7,0


 

Qui bisogna fare un discorso anche considerando l'età del mezzo. Utilizzandolo in ambito urbano il Fiorino su base meccanica Uno, risulta inaspettatamente comodo. I sedili sono morbidi e aiutati dalle gomme dalla spalla alta permettono di superare anche le buche più profonde senza ripercussioni sulla schiena. Anche il confort acustico è sorprendentemente contenuto, specie se si considera la natura tecnologica obsoleta del precamera aspirato del diesel. Insomma sino alle basse velocità si guida quasi come una vettura attuale, basta che non siano giornate tropicali vista l’assenza assoluta di aria condizionata e la notevole superficie vetrata. Anche in statale sino agli 80-90Km/h si viaggia tranquilli parlando con i compagni di avventura o ascoltando musica. Superata tale soglia, meglio non farsi illusioni, gli anni di progresso automobilistico vengono tutti fuori e la guida non è più tanto rilassante.

 

 

 

 

 

 

 

  

Motore


Votazione: 7,5


 

Pastoso, morbido e fluido. Non certo potente con i suoi circa 60 cavalli che devono portarsi dietro comunque una tonnellata della vettura a vuoto. Piuttosto silenzioso a basso e medio regime, ma neppure troppo invadente se spinto al massimo. Risponde prontamente al comando dell’acceleratore senza vuoti e non sembra proprio di aver passato già le venti primavere. Nessuna sovralimentazione ad aiutarlo, ma devo ammettere che anche quando il Fiorino è stato molto carico, non ha mai dato la sensazione di non farcela. Nessuna trasudazione d’olio eccessiva, questo 1.7 litri aspirato dà la sensazione di avere ancora tanto da dire e tanti chilometri da macinare. Oltre tutto, in questi 10.000 km fatti da me, senza neppure un rabbocco d’olio. Un pochino d’acqua e via, verso nuovi viaggetti carichi di legna.

 

 

 

 

 

 

 

  

Prestazioni


Votazione: 6,5


 

Modeste, non da sportive , ma allo stesso tempo non letargiche. In città ci si muove senza affanni e non si è mai in coda al traffico. Certo se si ha una certa fretta, bisogna pestare sull’acceleratore e scalare con una certa rapidità, seppur il cambio leggero non aiuti in questo. Lo scatto da fermo, magari al semaforo non è quello adrenalinico che ogni giovane di spirito sogna, ma è tutto previsto. Nel traffico extra urbano le riprese sono gradevoli, dai 50 ai 70 o dai 70 ai 90 orari anche in quinta non vi è nessuna incertezza ed il Fiorino acquista velocità con rapidità ed in modo graduale. E’ quasi inutile passare al rapporto inferiore dunque, salvo se si è carichi. La velocità di punta è bassissima, quasi al limite di non riuscire a prendere neppure la multa in autostrada, ma è difficile che possiate fare i fanali ad una Ferrari sulla corsia di sorpasso.

 

 

 

 

 

 

  

Consumi


Votazione: 7,5


 

I recenti piccoli diesel sono uno spettacolo per il portafoglio e qui emerge tutto il progresso tecnologico delle vetture. Questo 1.7 diesel di vecchissima concezione era strutturato e ideato per non dare grattacapi e quindi macinare chilometri su chilometri senza problemi. non che non si badasse ai bassi consumi già allora ed in effetti il Fiorino in tali termini dice ancora la sua, ma se lo paragoniamo ad un Fiorino di oggi od anche al più grosso Doblò, non può raggiungere i loro strabilianti risultati. In città il mio Fiorino Panorama si aggira sui 12-13 km con un litro, mentre in viaggi extraurbani può arrivare ai 18-19 km con un litro. Diciamo che mediamente oscillo sui 16-17 km con un litro. Oltre al motore qui contribuisce anche un’aerodinamica non eccelsa. Incredibile la capacità del serbatoio, impensabile anche su una compatta media di oggi. 65 litri abbondanti di gasolio ti assicurano un’autonomia da grandi viaggi anche superiore ai 1100 km.

 

 

 

 

  

Alla guida


Votazione: 6,5


Nonostante sia privo di idroguida e spesso il mio Fiorino viaggi carico, se non si richiede fretta, si guida quasi come una vettura moderna. Non bisogna però considerarla come tale, specie in sicurezza. La risposta del volante è si progressiva, ma non certo rapida e qui l’assenza di dispositivi di sicurezza, sia passiva che attiva si sente. Le frenate è meglio anticiparle, specialmente in condizioni di asfalto umido. Anche la velocità di battuta del tergicristallo lascia a desiderare, visto che prevede una battuta lenta, una media ed una veloce. Insomma in condizioni meteorologiche avverse, è bene guidare con molta attenzione, prudenza e velocità moderata, ben più di quanto si faccia con una vettura moderna. La tenuta di strada è sufficientemente tranquillizzante fin tanto che le velocità si mantengono basse. La città ed i viaggi in statale tranquilli sono il suo pane, anche se le manovre di parcheggio senza idroguida richiedono un impegno di braccia sul volante non trascurabile. Lunghi trasferimenti autostradali sono anche possibili, ma non certo a velocità codice, sia perché non può mantenere i 130 km/h come velocità di crociera, ma soprattutto perché sarebbe altamente insicuro.

   

Pregi e Difetti

 

  • Sicurezza di marcia insufficiente e non adatta ad un neofita
  • Finitura robusta ma spartana

 

 


 

 
  • Capacità di carico immensa in poco più di quattro metri di ingombro.

  • Affidabilità a tutta prova.

  • Semplicità costruttiva, uguale poca spesa alle eventuali riparazioni.

 

 Conclusione


Votazione: 7,5


 

Una praticona dai mille usi gravosi che sprigiona ancora molta simpatia. Per lavoro o per i propri hobby, bisogna guidarla senza fretta e consapevoli che le reazioni non sono quelle sicure di una vettura moderna. Guidarla è quasi fare un salto nel passato, ma a suo modo è piacevole e invita alle gite senza fretta in compagnia della famiglia o degli amici.

 

 

.

 

Esterni

 

interni

 

affidabilita'

 

comandi

 

vivibilita'

 

confort

 

alla guida

 

motore

 

prestazioni

 

consumi

 

pregi / difetti

 

conclusione

 

dati  vettura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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